Strade dissestate, marciapiedi ricoperti d’erba alta, discariche abusive a cielo aperto. La zona industriale di Civitavecchia si presenta così. A nulla sono servite le denunce mosse all’amministrazione comunale dai consiglieri comunali d’opposizione. Il degrado impazza.
Solo un mese fa circa, all’aula Calamatta del comune di Civitavecchia, i consiglieri di minoranza tutti avevano puntato i riflettori sulla zona degradata. “Da tre anni è lasciata all’incuria”, avevano tuonato. E oggi tornano ancora una volta a puntare i riflettori su quella zona che “potrebbe essere un luogo di rilancio dell’economia e di sviluppo”. Presenti in zona industriale a mostrare ‘i segni’ del degrado, il capogruppo Pd Marco 
Piendibene, la consigliera Paola Rita Stella e il segretario democrat Enrico Leopardo. “Nessun imprenditore – hanno tuonato – vorrebbe mai investire in questa zona della città”. Deve essere fatto qualcosa. Dal canto loro, i democrat tornano ad accendere i riflettori sulla questione, nella speranza che qualcuno da palazzo del Pincio raccolga l’Sos.
“Ma questa – hanno spiegato – non è l’unica zona della città abbandonata al suo destino. I parchi pubblici, il centro della città, anche queste aree sono lasciate all’incuria”. Degrado e sporcizia. E l’assenza del Pincio. Di chi “aveva fatto dell’ambiente – hanno tuonato – uno dei punti principali del programma elettorale con il quale si era presentato alle amministrative”. Per i consiglieri del Pd e per tutto il partito “non si può aspettare che Enel intervenga sui parchi pubblici”. Qualcosa “deve essere fatto adesso”. Dal canto loro, il partito e i suoi rappresentanti in consiglio comunale “si mettono a disposizione dell’amministrazione per mettere in campo delle iniziative valide che possano riportare la città al decoro e allo splendore di un tempo”.