Dipendenti comunali in rivolta. Ad oggi non è stata ancora erogata la Produttività collettiva del 2016. In realtà la somma doveva essere versate nelle tasche dei dipendenti tra marzo e aprile, ma “probabilmente – spiega il rappresentante dell’Usb, Flavio Zeppa – non sarà liquidata neanche entro il 27 di questo mese”.
“Appena insediata, questa amministrazione comunale pensò bene di togliere ai dipendenti comunali il finanziamento del Fondo del Salario Accessorio per nuovi servizi e, contemporaneamente al Mef che chiedeva ipotetici rimborsi per i soldi investiti dalle precedenti amministrazioni negli anni passati, bloccò tutto il Fondo del Salario Accessorio per molti mesi. Dopo circa tre anni – prosegue Zeppa – si sottoscrivono accordi sindacali, si firmano verbali e si concorda un nuovo contratto decentrato e la ripartizione del fondo del salario accessorio 2016 con scaglionamento di risorse da liquidare a marzo e aprile 2017. Ora siamo a maggio 2017 e la produttività collettiva del 2016 ancora non è stata liquidata e molto probabilmente non sarà liquidata neanche entro il 27 di questo mese. Nonostante le richieste dei sindacati – prosegue Zeppa – di convocazione della delegazione trattante, nonostante la diffida di segnalazione all’Aran per mancato rispetto degli accordi e del nuovo contratto decentrato, questa amministrazione nell’assoluto silenzio, non rispetta le organizzazioni sindacali, non rispetta i lavoratori comunali ma soprattutto non rispetta gli accordi e il contratto decentrato”.
Il rappresentante dell’Usb prosegue nella sua dura critica all’amministrazione comunale, puntando i riflettori anche sulle condizioni di lavoro dei dipendenti comunali: “Siamo veramente allo stremo delle forze lavorative, disorganizzazione lavorativa, mezzi e capacità finanziarie al limite, luoghi di lavoro super affollati e pericolosi, sicurezza scadente – prosegue Zeppa – o mancante e trasferimenti concordati in nuovi uffici tutti in alto mare”.
Tutte motivazioni per le quali, ora dall’Usb chiede “la mobilitazione di tutti i lavoratori comunali per lo stato di agitazione, per un’assemblea generale e per le eventuali e immediate azioni di lotta a contrasto di chi come questa amministrazione – conclude Zeppa – non rispetta i diritti, i diritti, il salario e la dignità dei propri dipendenti”.
