Il Nuovo Cinema Aquila, spazio del Pigneto confiscato anni addietro a una società mafiosa, doveva essere il fiore l’occhiello della modalità partecipata con cui la Giunta M5S di Virginia Raggi avrebbe cogestito gli spazi culturali della città con i cittadini e le realtà dei territori.
Sotto questi auspici il V Municipio pentastellato, le associazioni, i gruppi e i comitati di quartiere che avevano permesso in autogestione l’apertura delle sale negli anni dell’abbandono, riunite nel coordinamento ‘Spazio Comune Cinema Aquila’, con la regia del Dipartimento Cultura, avrebbero dovuto
portare l’Aquila a volare davvero. Con un nuovo bando, aveva annunciato l’assessore competente e vicesindaco capitolino Luca Bergamo. Con una nuova modalità di progettazione partecipata come annunciato per il Teatro Valle e quello di Ostia, speravano molti all’interno dello spazio. Ma la luna di miele tra il Pigneto ‘sociale’ e l’amministrazione M5S sembra al capolinea. Le associazioni, infatti, da un lato, accusano Municipio e Comune di censura, per volere impedire due proiezioni ‘scomode’, previste per i prossimi giorni. E la Giunta Raggi, dall’altro, accusa le associazioni di aver violato le regole di condivisione della programmazione su cui si basava il patto di partecipazione.
Sono due le iniziative incriminate. Un documentario sulla storia dei volontari che hanno accudito i cani
accolti nella struttura comunale della Muratella da prima dell’arrivo di Raggi in città. Oggi sono critici rispetto all’affidamento fatto dalla Giunta M5S del canile a una società di allevatori del casertano, a seguito di un bando della gestione Tronca. Poi ci sono due documentari pluripremiati, che raccontano la vita quotidiana drammatica di ragazzi e famiglie palestinesi nei territori occupati. La proposta sostiene la campagna Bds di boicottaggio dei prodotti Made in Israele, cui aderiscono sindacati, anche confederali, associazioni cattoliche come Pax Christi, il commercio equo e solidale, ong storiche che lavorano in Palestina. Le associazioni inseriscono i due eventi in programmazione, presentandole alla riunione organizzativa del giovedì sera. Il V Municipio, però, non le vuole in cartellone: “troppo critica sulle scelte della sindaca la prima”, spiegano le associazioni in una nota che fanno circolare nel fine settimana, annunciando di voler resistere. La seconda proiezione sostiene Bds,cui la Giunta e il Consiglio capitolino tutto, sinistra compresa, ha negato una sala in Campidoglio per un incontro, dopo
le accuse di antisemitismo sollevate da esponenti illustri della Comunità ebraica romana.
“Nel Municipio V di Roma si sta consumando un grave atto di censura della libertà di espressione”: attaccano le realtà di Spazio comune in una nota. “Il tavolo partecipato viene accusato di non aver rispettato le regole di condivisione della programmazione, ma la ragione vera di questo atto appare ben
diversa: la presenza in cartellone, nella settimana dal 13 al 20 marzo, di alcuni film considerati scomodi”, continuano. E rendono noto il contenuto di una mail dell’assessora alla Cultura del municipio Maria Teresa Brunetti, in cui si negava il consenso alla proiezione di “Piccolo mondo cane”, “perché un post su Facebook degli ex lavoratori aveva annunciato la notizia accompagnandola con una critica alla sindaca Raggi – tuonano le associazioni -. Era quindi necessario tacitare un dissenso politico, rifiutando un film senza nemmeno entrare nel merito dei suoi contenuti e rinunciando all’occasione di farne un momento di confronto pubblico, come proposto dallo stesso regista dell’opera”.
Spazio comune è un’idea “che ha riunito un movimento di cittadini senza la cui azione, è bene ribadirlo – continuano le associazioni – il Cinema Aquila sarebbe ancora chiuso. Il cinema è stato riaperto nelle forme e nei modi concordati col Municipio stesso, che adesso quest’ultimo sembra rinnegare mettendo in discussione un percorso di mesi che ha visto il costante aumento del pubblico (proiezioni gratuite) e
una crescita di partecipazione nella stessa assemblea del giovedì che accoglie proposte da tutta la città”. Per questa sera 14 marzo le associazioni confermano la prima delle due giornate proposta dalla Campagna Bds, ma ieri sera è sceso in campo Palazzo Senatorio, che con una nota inoltrata dall’Ufficio stampa del Campidoglio spiega che “tale programmazione non è stata autorizzata dal Municipio V”.
Nella delibera di riapertura del cinema, spiegano dal Campidoglio “si evidenziava una fase di apertura transitoria in attesa dell’avviso pubblico, in cui il Municipio territorialmente competente, ovvero il Municipio V, poteva individuare delle attività culturali da svolgere al cinema. Amministrazione e
cittadini hanno dato vita ad un percorso di co-programmazione delle iniziative culturali e da fine ottobre si sono svolte al cinema, prima con dibattiti e conferenze di pubblico interesse e poi con attività di pubblico spettacolo. Alcune regole però, ribadite più volte negli incontri di programmazione fra amministrazione e cittadini, non sono state rispettate, prima fra tutte la pubblicazione e la diffusione di materiale non autorizzato”, notano dalla Giunta Raggi.
“È stato diffuso un programma non autorizzato dal Municipio – spiega l’assessore alla Cultura del Municipio V Maria Teresa Brunetti – in cui vi erano dei film che presentavano punti di vista unilaterali e senza contraddittorio. Si precisa che il programma per la settimana dal 13 al 20 Marzo è quello adottato dal Municipio V, garante della programmazione ufficiale al Nuovo Cinema Aquila e ribadiamo, a scanso di equivoci, che la cogestione dello spazio non è affidata a nessuna associazione”, conclude la nota. La riunione di domenica sera convocata al cinema da ‘Spazio Comune Cinema Aquila’, in cui è stata ribadita la programmazione partecipata, era super-affollata, e tutto lascia pensare la nota del Campidoglio non basterà per convincere le realtà del quartiere a rinunciare alle proprie scomode
iniziative.
Cinema Aquila, è scontro tra le associazioni e la Giunta Raggi. Campidoglio: violate regole d’ingaggio
