Cerveteri: estromessa da un concorso per vigile urbano vince la causa con il comune • Terzo Binario News

Cerveteri: estromessa da un concorso per vigile urbano vince la causa con il comune

Ott 18, 2014 | Cerveteri, Cronaca

vigili_urbani_10Selezione per un posto da vigile urbano, si classifica seconda, ma il posto spettava a lei. E’ quanto accaduto a Cerveteri per una selezione risalente all’anno 2009.

Il vincitore del posto si è scoperto solo successivamente non avesse alcuni requisiti e quindi si sarebbe dovuto passare alla seconda classificata. La conseguenza? 23.000 € circa di debito fuori bilancio causati ai cittadini.

La vicenda è stata oggetto di dibattimento nel consiglio comunale del 29 settembre scorso, nel quale si è preso atto della sentenza del Tribunale di Civitavecchia che ha dato ragione alla signora, che è stata assunta nel luglio 2012, pochi mesi dopo l’insediamento della nuova amministrazione. Il danno però risalirebbe al periodo di 10 mesi precedenti, nel quale la signora non è riuscita a lavorare per un posto che di fatto le spettava.

La vicenda nonostante tutto non finisce qui, perché i consiglieri comunali vogliono vederci chiaro, cercando i responsabili amministrativi di questo disguido costato come detto 23.000 € alle casse comunali. Di questo avviso sono i consiglieri di opposizione Orsomando, Ramazzotti, Galli, Ridolfi e Travaglia che proprio al consiglio comunale hanno espresso la loro opinione.

Per Orsomando c’era la possibilità di evitare il contenzioso, ma “Non lo si è voluto fare e la politica è stata assente dalla scena.”.

Per Ramazzotti sulla questione bisogna andare oltre agli accertamenti che senza dubbio farà la Corte dei Conti. “E’ evidente che l’ufficio preposto all’accertamento dei requisiti per l’assunzione ha sbagliato e non ha corretto l’errore costringendo ad un’azione giudiziaria un altro soggetto. La vicenda non dà credibilità alla politica perché la Giustizia si è dovuta sostituire al ruolo della politica” ha dichiarato.

Anche Galli come Orsomando torna su una possibile conciliazione che avrebbe evitato spese legali e la sentenza: “perché non si è fatto sospendere il processo per attuare iniziative alternative?”

Ultimo a prendere la parola sul tema prima della replica del sindaco è stato il consigliere Travaglia che ha confermato la necessità di risalire alle responsabilità perché oltre alle autocertificazioni prodotte dai candidati si sarebbe dovuto approfondire prima di passare alla convalida dell’assunzione del non idoneo.

Fine della fiera, debito fuori bilancio di 23.000 €. Vedremo ora se la Corte dei conti individuerà i responsabili ti tale esporso per le casse comunali.