
Il consigliere De Angelis
Riceviamo e pubblichiamo – Esprimo forti perplessità rispetto alle modalità utilizzate e sono profondamente deluso dalle “flebili”, quanto pretestuose, motivazioni politiche addotte dal sig. Franco Caucci, persona che rispetto da sempre e uno dei membri del Direttivo Provinciale del PD presenti a Cerveteri (ricordo anche la presenza di Vittoria Marini e M.Falconi), pubblico estensore della diffida pseudo comunicato, ampiamente pubblicizzato su vari media e su Facebook, che tratta della mia persona in qualità di Consigliere Comunale “diffidandomi” e intimandomi di non utilizzare il nome del PD per fini non condivisi e di non scrivere “aderente al Partito Democratico” nelle mie interrogazioni che dovrebbero essere decise con il ”Gruppo PD” (?) oltre che far intendere ai lettori l’utilizzo del PD per finalità diverse con la frase “Basta, lasciare carta bianca a coloro che usano il Pd per finalità diverse”, evidenziando e palesando un’imperdonabile mancata conoscenza, non solo dello Statuto e dei Regolamento del PD, ma, e la cosa è ancor più grave, sostituendosi in modo inammissibile agli organi del Partito Democratico Provinciale come lo stimato Segretario Provinciale Rocco Maugliani.
Il Sig. Caucci, forse non sa, che lo scrivente Consigliere Comunale è un iscritto al PD di Cerveteri che partecipa attivamente alle iniziative pubbliche del PD extra territorio ( ci siamo anche incontrati ultimamente a Civitavecchia) e alle decisioni ed alle iniziative di UniDem ma, non solo, è anche l’unico Consigliere Comunale che è andato controcorrente passando da una maggioranza all’opposizione con il ” bene placet” di tutti, Segretari Politici, Senatori e Deputati compresi e ha rispettato tutti gli iter politici previsti e concordati ma quello che è più disarmante che, sempre il sig. Caucci membro del Provinciale PD, probabilmente non conosce lo Statuto del PD che prevede un’ampia autonomia dei consiglieri comunali nello svolgimento delle azioni politiche ed amministrative, come ci ha sempre ricordato anche Carmelo Travaglia, al quale giunse mesi orsono proprio una lettera di disconoscimento dall’organo politicamente preposto che è il Segretario Provinciale Maugliani (forse mi sbaglio ma non ricordo prese di posizione e diffide del sig. Caucci all’epoca) come è opportuno rimarcare, che il consigliere comunale è anche portatore, nell’esercizio delle sue prerogative, di un interesse legittimo al rispetto delle norme statutarie che costituiscono la più elevata manifestazione di potestà pubblicistica dell’ente locale di appartenenza in quanto espressione di autonomia normativa dell’ente medesimo. Per quanto riguarda il divieto che mi si vorrebbe imporre negandomi di citare la dichiarazione di appartenenza partitica esclusivamente perché nei miei comunicati, articoli, documenti di opposizione e interrogazioni compare (in alcuni dopo la denominazione di Capogruppo Gruppo Misto) la dicitura “aderente al Partito Democratico” (proprio perché sono un iscritto PD e sostenitore) ricordo al sig.Caucci e altri che questa tipologia di diffide, con tali intimazioni e divieti , sono totalmente contrarie alla disciplina della libertà di manifestazione del pensiero, libertà riconosciuta da tutte le moderne costituzioni.
Ad essa sono, inoltre, dedicati due articoli della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, l’art. 21 e 33 della Costituzione della Repubblica italiana e, dulcis in fundus, l’art. 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali ratificata dall’Italia con l. 4 agosto 1955, n. 848. La violazione del citato art. 10 della Convenzione europea legittima il cittadino a proporre ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, per ottenere il ristoro dei danni subiti, anche morali, purché siano esauriti tutti i possibili rimedi giurisdizionali interni.
Alla luce di quanto esposto credo, pertanto, che l’estensore della diffida-comunicato, onde evitare di incorrere nelle difficoltà di un esposto alla commissione nazionale di garanzia del Pd, ad opera dello scrivente, debba urgentemente rettificare l’insensatezza politica e giuridica di quanto da lui pubblicato senza appurare fatti e situazioni visto che lo scrivente non ha mai utilizzato impropriamente il logo del PD o la dicitura Gruppo del Partito Democratico.
Aldo De Angelis
Consigliere Comune di Cerveteri
Capogruppo Gruppo Misto
iscritto e aderente al Partito Democratico