ASL ROMA F: "Perché riguardo al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Civitavecchia si cerca sempre di pescare nel torbido?" • Terzo Binario News

ASL ROMA F: “Perché riguardo al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Civitavecchia si cerca sempre di pescare nel torbido?”

Gen 10, 2014 | Civitavecchia, Cronaca

ospedale s. paolo civitavecchiaLa Asl Roma F risponde alle critiche avanzate dal circolo locale di SEL in merito a malfunzionamenti nella struttura ospedaliera di Civitavecchia. Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dall’ufficio stampa.

“Continuano purtroppo le imprecisioni nei confronti del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia, e per questo si rende ancora una volta necessario ribadire alcuni punti, già più volte esplicitati pubblicamente dalla Direzione Aziendale:

come talvolta purtroppo accade, ieri mattina intorno alle 7 il medico che avrebbe dovuto dare il cambio alla collega del Pronto Soccorso che aveva effettuato il turno notturno, ha telefonato per comunicare la propria impossibilità per sopraggiunta malattia a prendere servizio: un evento possibile , dunque, al quale si è posto rimedio con la disponibilità della dottoressa arrivata a fine turno a rimanere in servizio.

Va detto che per tutta la mattina , contrariamente a quanto riportato, in servizio presso il Pronto Soccorso comunque sono sempre stati operativi due dirigenti medici, assicurando tutte le prestazioni necessarie;

La Direzione Sanitaria non è stata ‘inerme’ in quanto, come già ampiamente descritto pubblicamente, nei giorni scorsi anche la Direzione Aziendale si era immediatamente attivata per far fronte alla carenza di medici dovuta a trasferimenti temporanei e malattie, disponendo il potenziamento dell’orario di un ulteriore dirigente medico proprio per la copertura, nei turni carenti, dei pazienti con codici Bianco e Verde.

Nella situazione verificatasi ieri mattina la Direzione Sanitaria e la dott.ssa D’Andrea, responsabile del Reparto, hanno contattato proprio questa unità aggiuntiva per ottenere un supporto nei termini previsti, anticipando l’ingresso in servizio.

Alle 14 dunque oltre al medico di turno che dava finalmente il cambio alla collega, prendeva servizio anche l’unità medica supplementare per i pazienti in codice bianco e verde: alle 15 il Reparto rientrava nella tranquilla normalità operativa.

L’imprevedibilità delle malattie degli operatori ha di certo giocato a sfavore ieri mattina del normale ciclo di turnazione dei medici, evenienza certamente antipatica per chi la vive, ma non rara in una organizzazione complessa come quella dei reparti ospedalieri, e che comunque al proprio interno in virtù dell’abnegazione e della collaborazione degli operatori sanitari, trova sempre una soluzione assolutamente non penalizzante per i cittadini e del loro diritto alla salute.

il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Paolo, da pochi mesi adeguato strutturalmente e tecnologicamente alle aumentate esigenze del territorio e della città, è una struttura d’eccellenza che assolve quotidianamente ed egregiamente alla propria funzione, dando costantemente risposte appropriate ai bisogni dell’utenza.

Segno tangibile della propria dignità è la fiducia costante che i cittadini ripongono in questo servizio, testimoniati dagli oltre trentottomila accessi annui, che ne fanno un vero e proprio punto di riferimento per le emergenze di un intero territorio anche e soprattutto in un periodo storicamente difficile come quello che attualmente vive tutta la sanità della regione.

Il Commissario Straordinario, dott. Giuseppe Quintavalle, che nei giorni scorsi aveva rivolto un appello alla Regione Lazio per l’autorizzazione a sostituire con incarichi a tempo determinato i medici temporaneamente trasferiti ad altre Aziende Sanitarie, incontrerà i vertici regionali proprio per una disamina completa del problema dei Pronto Soccorso, purtroppo attualmente comune in tutto il Lazio, e per la ricerca di soluzioni possibili, condivise e compatibili.”