Appalti metro C: indagati Guido Improta ed Ercole Incalza. L'assessore: a me nessuna notifica • Terzo Binario News

Appalti metro C: indagati Guido Improta ed Ercole Incalza. L’assessore: a me nessuna notifica

Mar 25, 2015 | Politica, Roma

4306.0.1122950662-kvAH-U43070470820924BwD-1224x916@Corriere-Web-RomaPresunti illeciti nell’affidamento degli appalti della Metro C. Questa volta a finire nel registro degli indagati è l’assessore alla Mobilità del Comune di Roma ed ex sottosegretario alle Infrastrutture del governo Monti, Guido Improta, indagato dalla Procura di Roma. Stessa sorte è toccata a Ercole Incalza, ex capostruttura di missione del ministero delle Infrastrutture, arrestato nei giorni scorsi in un procedimento della Procura di Firenze su casi di corruzione nelle grandi opere.

“Non mi e’ arrivata nessuna notifica – replica a caldo l’assessore capitolino -. Alla sorpresa adesso subentra la curiosita’ perche’ vorrei capire cosa mi contestano. L’avvocatura del Comune ha presentato accesso attraverso posta elettronica certificata ma ci hanno detto che prima di 48-72 ore non c’e’ risposta – continua Improta -. Io non sono esperto. Io sono gia’ sorpreso che si parli di avviso di garanzia. Bisogna capire se mi chiamano perche’ devo collaborare o perche’ mi imputano qualche cosa? Se si contesta l’attivita’ di indirizzo politico allora e’ complicato”.
La difesa di Improta continua: “Non ci sono stati abusi di ufficio e anche lo stesso atto attuativo della Metro C e’ passato attraverso Roma Metropolitane. Quindi responsabilita’ dirette io non ne ho”.

Secondo Improta il “Cipe non delibera più soldi in favore della Metro C dalla giunta Alemanno in poi. L’ultimo atto che stabilisce dei soldi, peraltro a mio avviso stanziandoli in maniera ingiustificata, è la delibera 127 del 2012 quando a capo dell’amministrazione capitolina c’era Gianni Alemanno”.

L’assessore alla Mobilità è sorpreso dalla “bizzarria” delle contestazioni che gli vengono mosse. “Mi riesce sorprendente che un esponente dell’amministrazione Marino possa essere coinvolto su vicende legate alla Metro C perche’ i soldi non li abbiamo chiesti noi, non li abbiamo stanziati noi, e non li abbiamo gestiti noi. Poi se apriamo un nuovo filone di indagini sui massimi sistemi saremo i protagonisti di questo filone”.

Nonostante i distinguo, l’iscrizione di Guido Improta nel registro degli indagati è una nuova tegola sulla giunta capeggiata dal sindaco Ignazio Marino, che finita la luna di miele con il commissario romano Matteo Orfini continua a vacillare.

Alza la voce il senatore del gruppo di Area Popolare Ncd-Udc Andrea Augello: “L’assessore Improta e’ innocente fino a prova contraria e, francamente, piuttosto che unirmi allo scontato coro che da stasera pretendera’ le sue dimissioni, preferisco porre al Partito democratico ed alla citta’ la questione centrale attorno a cui questo stillicidio giudiziario continuera’ a paralizzare Roma nelle prossime settimane: il vero tema e’ che Ignazio Marino si deve dimettere, avrebbe dovuto farlo gia’ a gennaio invece di tentare una grottesca ed improvvisata pantomima travestendosi da paladino della legalita’. Roma ha bisogno di voltare pagina e non usciremo da questa situazione finche’ Marino rimarra’ sindaco”.