Viale Guido Baccelli, una delle arterie principali che taglia Civitavecchia a metà, parallelamente al mare.
Una mattina qualunque di un venerdì 3 aprile. Si direbbe che c’è poco traffico se non fossimo in piena pandemia da Coronavirus con l’obbligo di rimanere in casa tranne per incombenze improrogabili.
E invece di gente in giro ce n’è tanta, forse troppa per una città la cui attività è ridotta a meno del minimo il che suscita nervosismo, quanto comprensibile, in chi è costretto in casa e vede altri – non tutti – disattendere gli obblighi.
