Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, ha ribadito ai microfoni di Rai Radio 1 che è necessario tenere alta la guardia nonostante i numeri dell’emergenza coronavirus sembrano assestarsi: “Occorrono comportamenti rigorosissimi per uscire da questa situazione, il coronavirus cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali.
Dovremo mantenere le distanze per diverso tempo”. La prospettiva ormai scontata è quella di un primo maggio a casa: “Credo proprio che sarà così. Non credo che per quella data la situazione passerà. Dovremo stare in casa ancora per molte settimane”.
Lo stesso Borrelli ha approfondito il discorso ai microfoni di Radio Capital indicando la data del 16 maggio come plausibile per l’inizio della fase 2: “Monitoriamo l’andamento della situazione in maniera costante perché è a seconda di questo che i tempi potrebbero essere accorciati o allungati. La situazione ora è stazionaria, dobbiamo vedere quando questa situazione inizia a decrescere. Non vorrei dare delle date precise, da qui al 16 maggio potremo aver dati ulteriormente positivi che consigliano di riprendere le attività e cominciare quindi la fase 2”.