Civitavecchia: fischi e contestazioni per il forno crematorio • Terzo Binario News

Civitavecchia: fischi e contestazioni per il forno crematorio

Ott 18, 2016 | Civitavecchia, Politica

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Era stato più volte ribadito in questi giorni e ieri sera è stato nuovamente detto: lo stop all’iter della realizzazione del forno crematorio avrebbe comportato penali.

A confermalo incalzato dai cittadini è stato lo stesso dirigente ai lavori pubblici, l’ingegner Carugno. “Il progetto poteva essere fermato prima dell’indizione del bando di gara effettuata dall’ingegner Mencarelli il 26 settembre 2013”. Ed è bastato questo a scatenare l’ira delle persone presenti ieri sera al consiglio comunale aperto sulla realizzazione del progetto.

A non convincere neanche la presentazione del progetto stesso, illustrato dalla società Altair che si è aggiudicata la realizzazione, la quale ha dato rassicurazioni sul fatto di essere l’azienda leader nel settore, mentre i cittadini e le associazioni presenti cercavano rassicurazioni sul minimo impatto ambientale del forno.
“Chi ci dice – hanno urlato dalla platea i civitavecchiesi – che non si bruceranno anche 9mila salme all’anno, rispetto alle 2mila di cui si è parlato fino ad ora?”

A non mancare anche le contestazioni a livello burocratico-legale.
La prima, fatta dal dirigente Carugno per cui la due diligence, resa pubblica dal consigliere Massimiliano Grasso, è un atto privato: una sorta di appunto per il sindaco poi inoltrato alla presidente del consiglio per la conferenza dei capigruppo.

Ed è proprio al dirigente Carugno e al sindaco Cozzolino che si è rivolta la presidente del consiglio Alessandra Riccetti, da sempre contraria al progetto, la quale spogliata del suo ruolo istituzionale, ha affermato che in qualche modo il progetto si sarebbe potuto fermare. “Il forno – ha tuonato Riccetti – lo ha fatto lei, sindaco”