Ladispoli, i ragazzi della Corrado Melone in visita al Gianicolo • Terzo Binario News

Ladispoli, i ragazzi della Corrado Melone in visita al Gianicolo

Mag 1, 2016 | Cultura, Dal Web, Ladispoli

12873392_1058597017544968_975059724_oNessuno di noi aveva mai assistito allo sparo di un cannone, anche se purtroppo molti nostri coetanei lo conoscono troppo bene. Fortunatamente per noi, la guerra in questo caso non c’entra, si è trattato di un colpo a salve, quello che ogni giorno, a mezzogiorno, viene esploso per avvisare dell’ora i romani o perlomeno i turisti che si trovano nella zona del Gianicolo. La cannonata a salve di mezzogiorno fu introdotta da Pio IX nel 1847 per indicare il tempo alle campane delle chiese di Roma e dal 1904 il cannone spara dal Gianicolo. Il suo uso è stato interrotto solo dalla seconda guerra mondiale e fu ripristinato nel 1959.

L’occasione per noi della Corrado Melone è capitata qualche tempo fa, in occasione dei festeggiamenti per l’unità d’Italia. Il giorno 17 marzo 2016 ci siamo infatti recati al Gianicolo, invitati dal prof. Enrico Luciani, amico del nostro preside, con le nostre professoresse, per assistere alla cerimonia del 155° anniversario dell’unità d’Italia. Partiti con il pullman, una volta arrivati siamo stati accolti da una guida, la quale, gratuitamente, ci ha accompagnato per tutta la giornata insegnandoci, con molta competenza, disponibilità e simpatia, molte cose che non sapevano su come è nata la nostra Patria.

12325539_1058597864211550_752326848_oLa prima cosa che abbiamo visitato sono stati i busti marmorei, raffiguranti personaggi che durante il Risorgimento combatterono per l’unificazione dell’Italia dei quali abbiamo conosciuto, raccontata dettagliatamente dalla guida, la loro storia. La creazione di questo museo a cielo aperto sul colle del Gianicolo a Roma incominciò il 28 maggio 1849 su iniziativa della Repubblica Romana. Nel 1860 gli scultori Achille Stocchi e Tito Sarrocchi aggiunsero i busti fatti eliminare dal papa perché atei o non graditi e così arrivarono ad essere 228. Inizialmente erano stati posizionati al Pincio, ma poi furono trasferiti al Gianicolo vicino la statua dedicata a Giuseppe Garibaldi. Da notare che fra questi c’è anche un nostro compaesano: Giacinto Bruzzesi, nato a Cerveteri nel 1822 e morto nel 1900, tenente della Repubblica Romana, una delle quattro persone medaglia d’oro al valor militare. Successivamente siamo andati a vedere il monumento di Anita Garibaldi (opera di Rutelli del 1932), dedicato alla moglie sudamericana dell’artefice dell’unità d’Italia. Nella base del monumento sono custoditi i resti della donna morta a soli 28 anni e rimasta sempre a fianco del marito combattendo insieme a lui per l’unità d’Italia. In seguito abbiamo visto il parapetto del Belvedere in cui è incisa la Costituzione della Repubblica Romana,ben spiegataci dalla guida. Questo muro di circa 50 metri di lunghezza è stato inaugurato nel 2013, in occasione dell’anniversario del 150° dell’Unità d’Italia,

Dopo di ciò abbiamo preso parte alla cerimonia dedicata al 155° anniversario dell’unità d’Italia. Prima ha suonato la Banda musicale della Polizia, poi sono state deposte le corone al monumento di Garibaldi ed infine è stato suonato l’inno nazionale. La cerimonia e la nostra visita guidata è terminata assistendo allo sparo del cannone,che fa fuoco ogni giorno alle 12 in punto. Esso è posto in cima al colle Gianicolo, praticamente sotto la statua di Garibaldi.

È stata sicuramente una uscita molto interessante che ci ha ricordato che se siamo italiani, lo dobbiamo al sacrificio di tante persone, molte delle quali erano dei giovani poco più grandi di noi.