Con la fine dell’era Marino, Roma si prepara al Giubileo e soprattutto alle prossime elezioni. Il toto-nomi è già iniziato, ma chi è sicuro della candidatura a Primo cittadino è l’imprenditore romano Alfio Marchini, con la lista civica omonima che ha ben figurato alla precedente tornata elettorale. Quello che ancora rimane oscuro, però, è quale partito tradizionale deciderà di appoggiarlo. Ad esempio,
Storace non condivide l’uscita di Silvio Berlusconi e chiede all’ex premier di rimanere in silenzio perché “non ne azzecca una”. Su Marchini, l’attuale vice-presidente della Regione, spiega che in questo momento ha il dovere di dire pubblicamente chi vuole e chi no al suo fianco, perché se la Meloni dovesse decidere di non candidarsi,
si aprirebbe una possibilità, anche se la Destra preferirebbe una donna di carattere in Campidoglio per “togliere spazio per i ladri”. Per Alfano di Ncd la soluzione civica sarebbe la più legittima e conveniente per ripetere l’esperienza di Veneza con Brugnaro, reputando Marchini un candidato che ha vissuto Roma e che ha cuore il suo futuro. Nel frattempo, Fi chiede di allargare anche alla Lega, perché per Tajani “l’unità del centrodestra è fondamentale a patto di ricordare che noi siamo noi e loro sono loro e che deve essere un’alleanza e non una fusione, ed è necessario guardare ai movimenti civici, da qui il dialogo con Marchini, perché può allargare i confini”. Per Salvini, invece, Marchini sarebbe un imprenditore come tanti e rifiuta di partecipare al toto-nomi, preferendo parlare di programmi. Per l’entourage di Alfio Marchini, non è in discussione la sua candidatura e visto che la sua scelta civica ha ben pagato, non ha nessuna intenzione di inserire alcun simbolo, perché per l’imprenditore romano hanno perso sia i partiti di destra con Alemanno, che quelli di sinistra con Marino. “Noi non impediremo a nessuno di votarci, se qualsiasi politico ci vorrà sostenere e votare per noi andrà bene, ma non andremo mai con i loro simboli”. L’idea è quella di creare una o più liste civiche, cercando anche trasversalità, ma non un vero e proprio partito riformista. Insomma, nessuna intenzione di creare un partito che abbia attinenze a livello nazionale, perché l’interesse è quello di governare Roma e di superare le sue emergenze.
“Stiamo lavorando ad un programma per risolvere i problemi di Roma”. Infatti, la campagna elettorale sarà affidata ai 9 centri studi di professionisti, professori e tecnici che lavorano ad un programma alternativo. Persone di fiducia, oneste e competenti che hanno passione per Roma. “Se qualche partito appoggerà la lista non ci sarà nessun ragionamento da partito, non faremo il bando come dice la Lombardi del M5s per
decidere gli assessori”. I partiti, infatti, non hanno saputo affrontare le emergenze e l’unico criterio di selezione per la squadra da presentare, sarà la competenza.
Nessuna porta chiusa agli esponenti di altri partiti, vedi i delusi del M5s, senza però iniziare “mercato degli assessorati”. Il criterio che verrà utilizzato è il merito e l’onestà. Sulla scelta, poi, di Renzi di aspettare le dimissioni di Marino per stanziare 300 milioni di euro per il Giubileo, la Lista Marchini, ritiene che: “Il Pd stia giocando con Roma, perché sono due anni che si dice che il Sindaco era inadeguato, al di là degli scontrini e degli avvisi di garanzia nascosti. I nostri esponenti si sono dimessi perché c’era un meccanismo che stava limitando la città.
E sul M5s: “Non ci interessa il bagno di sangue, come il M5s, non cerchiamo consensi sulla pelle de romani. Se le dimissioni sono servite a portare i 300 milioni ben vengano, ma non stiamo al gioco dei 5 stelle e neanche a quello del Pd che adesso tenterà di rifarsi il look. Gli esponenti dei 5 stelle sono bravi ragazzi, ma cosa hanno fatto se non provare a copiare ciò che facciamo noi? In particolare al riferimento sulle presenze, visto che i grillini puntano alle presenze, ma non alle proposte: “Noi abbiamo portato 9 proposte di delibere di cui 2 approvate all’unanimità, cosa che non si può dire neanche dei partiti di maggioranza. Abbiamo fatto opposizione costruttiva, basti pensare ad ‘Affittopoli’. Non bisogna essere mai contro a priori, l’obiettivo è sempre fare il bene di Roma, questa è la differenza tra noi e il M5s”.
Tra i temi per la prossima campagna elettorale la Lista Marchini punta a risolvere l’emergenza trasporti, rifiuti e la questione ambientale con la pulizia strade e decoro. Al centro lo sviluppo, visto che grazie al Giubileo ci saranno grandi margini di lavoro e crescita economica. “Bisogna avere uno sguardo verso il futuro e un’idea chiara di sviluppo. Il Giubileo potrà essere un’opportunità di lavoro e non bisogna ripetere l’errore dei mondiali di nuoto, perchè Roma può vivere di cultura e turismo ed è il momento giusto per puntare su questo e per far crescere la città”.
