Riceviamo e pubblichiamo – Tacito e Svetonio, nell’Antica Roma, qualificavano i ‘delatori’ come squallidi individui che, per tornaconto personale, per servilismo verso i potenti, denunciano segretamente qualcuno, tradendone la fiducia, all’autorità giudiziaria o politica. Niente a che vedere con l’attività del Comitato Sannicola che ha sempre manifestato pubblicamente le proprie opinioni, i progetti e gli obiettivi da raggiungere.
Tutto alla luce del sole. Altro che opere e azioni delatorie alle quali fa riferimento l’ultimo numero de ‘il consorziato’ che non perde il vizietto di essere uno strumento di mera propaganda di una parte dei consorziati. Un periodico condotto sapientemente dal signor Turbitosi che oltre la giacca di direttore del Consorzio San Nicola indossa anche quella di responsabile del periodico edito dal comune di Ladispoli ‘Il Gazzettino’. Quanta grazia! Grazia che certo difetta quando si cerca di insinuare che l’avversario da far tacere non sono solo delatori ma anche carichi di odio, pieni di invidia oltre ad essere sedicenti e quant’altro la fantasia negativa possa elaborare pur di cercare di zittire chi la pensa in un’altro modo, chi cerca di anteporre i ragionamenti alle invettive.
Nella stupenda intervista, rilasciata dal presidente Tondinelli al suo direttore Turbitosi emerge chiara la verità. La sola, unica verità. Il presidente parla, il direttore trascrive. Apprendiamo così che il comitato cittadino di San Nicola non riesce a seguire ‘la via regolare e democratica dell’assemblea’. Quanto ci sia di democratico, poi, nel concentrare le deleghe dei consorziati in poche, sapienti mani ovvero non consentire la consultazione dei dati di bilancio lo scopriremo solo vivendo.
Ma lasciamo in pace la democrazia e confrontiamoci sulle spese, su come vengono utilizzati i soldi dei consorziati e come si possa cercare di risparmiare in maniera oculata. Sono tanti gli addebiti che ci vengono mossi, solo per far ‘caciara’ al fine di non affrontare i veri temi che riguardano i consorziati, ma su un aspetto dite il vero: non ci vanno giù alcune cose della vostra gestione.
Alcuni semplici esempi: il preventivo di spesa della sede consortile e il suo costo finale, non ci piace come avete condotto l’emergenza idrica ne’ come avete determinato il debito di 652.000 euro ( di cui oltre 400.000 per gli anni 2010 e 2011) che abbiamo verso Flavia Acque, dopo che i consorziati hanno pagato quanto dovuto, non ci garba che gli operai pagati dal consorzio siano dirottati a fare lavori per altri (nuova sede della capitaneria).
Presidente Tondinelli, lei e il cda siete i responsabili di questi e di altri atti, avete sottomesso la gestione consortile con metodi autoritari coadiuvati da una classe politica che ha saputo contribuire al miglioramento del nostro comprensorio delegando certo Angelo Bernabei a nome tutelare del quartiere (rivolgersi a chi l’ha visto). In ultimo, considerando che continuate imperterriti a parlare per noi, cogliamo l’occasione per ribadire un solo aspetto. Il Comitato Sannicola è per continuare a far vivere il consorzio, ma con altre caratteristiche. Nuovo statuto, nuova convenzione con il comune dove siano stabiliti chiaramente i patti e i ristori a favore del consorzio per i servizi resi all’amministrazione per strade e quant’altro.
Paghiamo gia’ abbastanza tasse e riteniamo doveroso che vengano corrisposte ai cittadini di san nicola le spese che dovrebbero essere a carico del comune. E’ una questione morale e di perequazione fiscale perché come ci ricorda Svetonio, il buon pastore deve tosare le pecore non scorticarle. Altro che delazione, di giustizia si discute! Caro presidente tondinelli, ne ha di lavoro da fare.
Comitato Sannicola