È difficilissima la trasferta in cui è impegnato oggi il Santa Marinella: infatti i rossoblù sono ospiti della capolista Falisca Cimina.
Alle 11 si gioca sul sintetico del Palozzi di Canepina per la 15esima e terzultima giornata del girone A di Promozione contro l’undici che finora ha dimostrato di essere il più competitivo di tutto il raggruppamento. Non a caso è primo con 35 punti, una in più del Borgo Palidoro contro cui i santamarinellesi hanno pareggiato al Fronti nella giornata di grazia del portiere rossoblù Carlo Coronas, autore nell’occasione di interventi prodigiosi.
Qui però la storia è diversa: sono passate diverse giornate, i valori si sono definite c’è da capire quanto pesi nelle gambe delle squadre il turno infrasettimanale di mercoledì scorso. Di sicuro pesa sugli uomini di Daniele Fracassa, per via di un pareggio interno contro il Cerveteri che ha lasciato strascichi sotto diversi punti di vista.
«Affrontiamo la prima della classe – dice Fracassa – che sta disputando un campionato di altissimo livello insieme al Borgo Palidoro. Noi siamo consapevoli di quanto valiamo specie in trasferta. La gara di mercoledì mi ha lasciato molto soddisfatto, perché la squadra ha battagliato e non si è vinto soltanto per due decisioni arbitrali inopportune».
In formazione torna Caforio ma esce Arseni che ha subito un colpo sul piede. Assente anche Del Mastro perché non è in perfette condizioni. «Per il resto Tabarini, Brutti e Mariani stanno bene, c’è di nuovo Orlando e anche per lui i minuti aumenteranno».
Il Santa Marinella sconta anche il finale concitato di domenica scorsa al Fronti contro il Cerveteri. Infatti è arrivata la mazzata del giudice sportivo, come scritto nel comunicato del Comitato Regionale Lazio della Lega Dilettanti: il club rossoblù è stato punito con 700 euro di ammenda e diffida. La decisione è scaturita da due episodi distinti durante e dopo il derby contro il verdazzurri: «Al 15′ del secondo tempo, un sostenitore della società ha rivolto espressioni denigratorie per motivi di razza verso un calciatore avversario. Solo l’intervento del capitano e la collaborazione dei tesserati, che hanno impedito il ripetersi della situazione e fermato un tentativo di contatto fisico a fine gara da parte di una persona non identificata entrata in campo, hanno evitato sanzioni ancora più gravi».
