Carminelli, Pd Tolfa: "Il carbone non piace a nessuno, ma lo votano lo stesso" • Terzo Binario News

Carminelli, Pd Tolfa: “Il carbone non piace a nessuno, ma lo votano lo stesso”

Set 25, 2025 | Comune, Politica, Tolfa

La consigliera racconta la risposta della maggioranza alla mozione del proprio partito

Sharon Carminelli, consigliera comunale del Pd Tolfa riferisce di quanto avvenuto nell’ultimo consiglio.

“La nostra mozione contro la proroga del carbone fino al 2038 è stata bocciata dalla maggioranza Bentivoglio. Nessuna sorpresa, anzi: è stata solo l’ennesima conferma.
L’abbiamo presentata non per ingenuità, ma per memoria: volevamo che restasse agli atti, nero su bianco, per quando tra qualche anno si chiederà conto dell’ennesimo sacrificio imposto a questo territorio. Allora nessuno potrà dire “non lo sapevamo”.

Durante il dibattito sono intervenuti il dottor Mocci e il consigliere De Crescenzo (AVS), portando in aula dati, fatti su cosa realmente stiano facendo (o non facendo) ai “piani alti” per accompagnare il phase out e le conseguenze mediche e ambientali della riaccensione:

Il dottor Mocci ha spiegato chiaramente cosa significhi riportare il carbone in questa terra: malattie respiratorie, tumori, per non parlare della stretta correlazione tra inquinamento e i disturbi dello spettro autistico.

Significa tornare a esporre bambini, famiglie, lavoratori agli stessi veleni di vent’anni fa.
Significa rinunciare oggi a migliaia di posti di lavoro veri, quelli che la bonifica, lo smantellamento e la rigenerazione dell’area potrebbero già creare.

La risposta?
Hanno continuato a dire “non è vero che si continuerà a bruciare e che, se lo si farà, lo si farà in nome della sicurezza energetica del Paese. Magra consolazione per chi subisce da vent’anni.

“Riserva fredda”, sarebbe comunque l’ennesima presa in giro, significherebbe solo che la centrale sarà riaccesa alla prima emergenza.

Probabilmente però o hanno letto il documento firmato da Battilocchio, oppure mentono sapendo di mentire. E a questo punto, francamente, è difficile capire quale delle due sia peggiore.

Tutti — uno dopo l’altro — hanno premesso: “Il carbone non ci piace” ma siamo d’accordo con Battilocchio.
Quindi, immancabilmente, hanno trovato il modo per giustificare il loro “no” alla mozione.

Ma si sa, tutto ciò che viene prima del “ma”, non conta. Non lo si pensa davvero.
Dunque Difesa compatta dell’ordine del giorno Battilocchio. Tutto come da copione.

E poi c’è stata la sindaca, che ci ha spiegato che nel Paese delle Meraviglie dove evidentemente governa lei, gli atti ufficiali valgono meno delle parole dette a voce dal ministro.
Noi invece ci affidiamo alla carta. E agli atti, l’unico documento esistente è quello firmato da Forza Italia e Azione, che chiede nero su bianco di tenere il carbone come opzione fino al 2038, in attesa di un probabile nucleare ( opzione anacronistica che dichiara apertamente quanto la transizione green non sia nei progetti di questo Governo).

Infine, per non farsi mancare nulla, c’è anche chi ha accusati di aver politicizzato la questione.

Ma allora, diciamolo chiaramente: certo che è politica! È una scelta politica dire da che parte stiamo ed è una scelta politica quella di rinviare la transizione ecologica al 2038.
È una scelta politica quella di bloccare oggi il futuro.

Forse hanno dimenticato che la politica è una cosa seria. È visione, è etica, è decidere in che direzione portare il paese domani. Non è nascondersi dietro le parole.
Eppure, chi con dedizione fa volontariato in supportano ai malati oncologici, dovrebbe conoscere molto da vicino gli effetti del carbone nel nostro comprensorio.

Insomma, nulla di nuovo. Solo l’ennesimo atto del solito copione. Si è persa una Votazione.


Ma abbiamo vinto in chiarezza.
E quando tra qualche anno qualcuno chiederà conto di chi ha permesso tutto questo, quel verbale sarà lì.
A raccontare cosa è accaduto.
Chi ha detto sì.
Chi ha detto no.
Chi ha scelto la linea della difesa del potere.
E chi ha provato — fino all’ultimo — a difendere il futuro”.