“Sono passati ormai due mesi dalla scadenza dell’invito pubblico emesso dal MIMIT, destinato ai soggetti imprenditoriali potenzialmente interessati a presentare proposte progettuali da realizzare nell’area di Civitavecchia, e ancora non si sa nulla dei progetti presentati.
Non capiamo perché tanto silenzio. Tanto per ricordarlo, a Brindisi, il giorno dopo la chiusura dell’analoga procedura, già si sapevano i settori di intervento proposti, la tipologia dei progetti, le imprese coinvolte e l’impatto occupazionale atteso, diretto e indiretto. Una doppiezza di trattamento che lascia sconcertati.
Pertanto, crediamo sia giunto il momento di convocare nuovamente il Comitato di coordinamento istituito presso il Ministero e ottenere le dovute informazioni circa le manifestazioni di interesse avanzate.
Naturalmente non ci nascondiamo le difficoltà esistenti, prima fra tutte il prospettato dietrofront sul termine di fine impianto. E’ dal 2019 che i lavoratori attendono la “transizione giusta” e ora, in prossimità della dismissione, dal cappello del Ministro Pichetto Fratin spunta invece la classica toppa: alcuni anni di vita aggiuntivi per TN e il problema è bello e rimandato. Addirittura un recente odg approvato con il via libera del Governo, posticiperebbe il phase – out del carbone al 2038, ovvero fino all’avvio dei nuovi impianti nucleari. Siamo all’improvvisazione e forse già alla presa in giro, per non dire peggio, tanto più ricordando che si parla di un impianto antieconomico e non a caso inattivo da tempo. Il tutto mentre al Mimit è aperto un percorso incardinato su tutt’altri presupposti e senza che si sia ancora prodotto uno straccio di atto ufficiale. Tutto è confuso, approssimativo, evidenti interessi stanno cercando di affermarsi, mentre altre importanti partite tardano a concretizzarsi. Come ad esempio l’iter istruttorio della ZLS, dicui si sono perse le tracce.
Nondimeno, nello stato di crisi conclamata che investe il territorio, si può restare inerti ad aspettare. Per questo riteniamo necessario che tutti i soggetti coinvolti possano tornare a confrontarsi e che soprattutto vengano illustrati i progetti presentati. In tal senso, abbiamo già inoltrato al Sottosegretario Fausta Bergamotto una richiesta di convocazione del Comitato di coordinamento.
Allo stesso tempo intendiamo sollecitare l’Amministrazione Comunale, affinché il tavolo locale su Enel e sviluppo sia al più presto riattivato. Per due motivi. Primo, perché le informazioni devono girare, tante o poche che siano, anche per rispetto dei lavoratori interessati. Secondo, perché su tematiche così importanti è bene alimentare un dialogo costante e non occasionale, da svolgere pubblicamente e in piena trasparenza, al fine di ricercare la più ampia convergenza e scongiurare eventuali malintesi.
La città deve mantenersi unita, nello spirito che in passato ha dimostrare di possedere. Divisi non si va davvero da nessuna parte”.
USB Civitavecchia
Bonomi Roberto
