Il settore del gaming online ha registrato una crescita enorme, ma insieme all’aumento degli utenti è aumentata anche l’attenzione dei cybercriminali. Non a caso, il numero di violazioni informatiche che ha colpito le piattaforme di gioco online è aumentato del +54% rispetto allo scorso anno. Questo dato sottolinea un trend preoccupante: i videogiochi online sono diventati uno degli obiettivi principali per la diffusione dei malware e per il furto delle informazioni sensibili.
Gaming online: le minacce più diffuse
Gli attacchi informatici rivolti ai videogiocatori si concentrano in particolare sui dati personali, e ovviamente sui metodi di pagamento associati agli account. I criminali informatici sfruttano le vulnerabilità dei software, i comportamenti disattenti e le reti non sicure per accedere alle informazioni riservate, spesso utilizzate per compiere ulteriori frodi. Uno degli obiettivi principali è il furto delle credenziali d’accesso, utile per ottenere il controllo degli account e per sottrarre contenuti digitali o effettuare acquisti non autorizzati.
Il problema delle infezioni da malware è molto comune presso le piattaforme di gaming online. Si tratta di un discorso che riguarda anche e soprattutto i siti che, come detto, richiedono all’utente di associare una carta per il pagamento. Ciò avviene ad esempio nel settore del gambling digitale, dove risulta assolutamente necessario affidarsi esclusivamente ai siti certificati dall’ADM. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, infatti, esegue delle verifiche approfondite per tutelare la sicurezza dell’utente. Per fare un esempio concreto, autorizza soltanto i portali che si avvalgono dell’uso di software prodotti da sviluppatori riconosciuti e a loro volta certificati, come nel caso delle slot Capecod. Di conseguenza, è sempre opportuno cercare il bollino ADM sulla piattaforma prima di iscriversi.
Gli altri fattori da considerare
Naturalmente ci sono altri fattori ai quali prestare attenzione. Le piattaforme di gioco online offrono spesso la possibilità di acquistare contenuti aggiuntivi, abbonamenti od oggetti digitali. Queste transazioni avvengono attraverso dei sistemi di pagamento collegati direttamente agli account degli utenti. È proprio in questo contesto che si inseriscono molte delle attività illecite: si parla dei malware progettati per intercettare le informazioni durante il pagamento, dei virus in grado di registrare le credenziali e degli spyware nascosti in software apparentemente innocui.
Molte infezioni derivano inoltre dal download dei file non ufficiali, come le mods, le patch o le applicazioni di terze parti. Questi file, spesso condivisi sui forum o sui social network, nascondono al loro interno un software malevolo capace di installarsi sul dispositivo senza che l’utente possa accorgersene. Una volta attivi, questi malware possono monitorare le attività sul dispositivo, raccogliere dati, compromettere le prestazioni del sistema e aprire una porta di accesso ad ulteriori minacce (come i ransomware).
Un altro punto a dir poco critico riguarda l’utilizzo delle reti Wi-Fi pubbliche, che risultano quasi sempre non protette. Molti utenti si connettono alle reti gratuite per giocare online, senza sapere che queste connessioni possono essere facilmente intercettate e monitorate dagli hacker. I malintenzionati possono sfruttare queste reti per inserire i malware nei dispositivi connessi o per intercettare le comunicazioni sensibili, come le credenziali di accesso e i dati di pagamento.