Le verrà assegnato il prossimo 5 luglio a Spoleto, presso la Rocca Albornoz Portico La Portella
Eugenia Serafini si aggiudica il premio internazionale “Spoleto Art Festival” 2025. Le sue sculture leggere, rappresentano, secondo la giuria, un elemento creativo di grande importanza e originalità artistica e creativa, poiché pongono in alternativa all’uso dei tradizionali marmo e metalli, l’uso di materiali diversi e spesso riciclati, attenti all’ecologia, con i quali l’Artista elabora elementi artistici per creare Installazioni e Ambientazioni performative,
accompagnate dai suoi testi poetici.
“Così – prosegue il comunicato – si dipana nei decenni la composizione di Cicli di opere: dalle lastre di pvc nascono le colorate sculture del Ciclo L’Isola nel Cuore, in Mostra al Meeting Art Spoleto Caffè del Sansi, dal 1al 29 Giugno 2015, a cura di Luca Filipponi e Paola Biadetti, ispirate agli affreschi del palazzo di Cnosso a Creta, retaggio della Scuola Nazionale di Archeologia di Roma frequentata da Serafini dopo essersi laureata in lettere classiche alla Sapienza.Le Maripose invece nascono dalle carte a mano create da lei stessa, manipolate e dipinte in forme originali che richiamano le farfalle in volo”.
E ancora “Da un’idea del 1997, quando a farsi scultura furono farfalle, cavallini e falchetti
ritagliati dalle lastre di metallo e impreziositi dai collage di materiali plastici cangianti in mille
colori che, sotto il nome di Bestiaires, girarono diversi ambienti assai noti in Italia (storica
l’installazione presso il Lavatoio Contumaciale di Tomaso Binga a Roma, con poesie di Mario
Verdone) ma anche all’estero – dagli USA alla Romania, all’Egitto – arrivano queste sculture
leggere che oggi prendono piuttosto sembianze umane nei Cavalieri del Vento presentati alla
Biennale di Venezia del 2011. Sono personaggi tra cielo e, terra, che testimoniano il tentativo di
estraniarsi dalla matericità del mondo alla scoperta di una dimensione onirica.
La scelta di questi elementi in alluminio, ventole per comignoli, non è affatto casuale, in quanto appartengono alla memoria della Serafini e ai tetti di Tolfa (RM), suo paese d’origine, che da bambina guardava sbuffare, immaginando l’avverarsi di chissà quali magie.
Ancora vale la pena ricordare il bellissimo ciclo Histoire Gothique, di cui si fecero protagoniste
alcuni anni fa, raccontando per immagini, storie dal gusto vagamente gotico, che viaggiarono
dall’Accademia di Romania in Roma, fino alla terra di Dracula”.
