“Non è vero che la Tares nel Comune di Ladispoli è aumentata del 20%, Zito si documenti prima di parlare”. E’ irata la replica del delegato al Bilancio del Comune di Ladispoli Giovanni Crimaldi sulle affermazioni del vicesindaco di Cerveteri Giuseppe Zito. “Io non sono mai voluto intervenire sulle vicende degli altri comuni senza informarmi e per non fare polemiche – ha esordito Crimaldi – Ma ora sono stufo di queste illazioni senza fondamento. Non c’è rispetto per il lavoro fatto a favore dei cittadini”.
“Per il 45% dei cittadini la tassa sulla nettezza urbana è diminuita, ben 12,6000 nuclei familiari su 23.623 – ha spiegato il delegato – e rispetto alla Tarsu ci sono state riduzioni tra l’11 e il 36%”. Per i nuclei con un componente familiare pagheranno il 36% in meno, quelli con tre componenti l’11%. Ad esempio, se una persona che vive da sola in una casa di 50 mq prima pagava 165 euro, ora pagherà solo 130 euro. In una casa di 100 mq prima si pagava 323 euro, ora 189, con un risparmio di 134 euro. L’unico piccolo aumento ha riguardato i nuclei con 4,5,6 persone, circa il 15% della popolazione”.
“Anche per i commercianti sono diminuite tutte le tariffe. Se prima un negozio di abbigliamento pagava 9,36 euro al mq, ora paga 5,30 euro – ha illustrato -. La categoria dei tabaccai, farmacie, edicole se per la Tarsu sborsava 24 euro al mq, ora per la Tares dovrà pagare solo 6,5 euro. Gli artigiani che operano nei garndi capannoni la tariffa è scesa da 6,24 a 3,75 al metro quadro. L’unica tariffa che è aumentata è quella relativa agli ortofrutta, pescherie e fiori e piante, che sono quelli che producono più rifiuti”.
Pretendo rispetto per il lavoro fatto, siamo uno dei pochi comuni in Italia ad essere riusciti in tempi di crisi a diminuire la Tarsu, nonostante questa volta dobbiamo dare allo Stato una parte dell’imposta che si aggira intorno ai 600.000 euro. Stiamo ricevendo – ha concluso Crimaldi – molte lettere e segnalazioni di cittadini e imprenditori che ringraziano l’amministrazione”.

