“A quanto si apprende, la politica di contenimento dei costi di CSP si dovrebbe tradurre a partire dal mese di luglio 2020 nel “…passaggio alla raccolta differenziata stradale relativamente alla Zona 2”.
La domanda è una, semplice e diretta: SI PUO’ FARE?
Cioè, è possibile all’interno del medesimo contratto di utenza, sulla base della determinazione dei medesimi parametri di corrispettivo, operare una discriminazione tra cittadini e cittadini, tra utenti e utenti?
Un conto è indicare il piano di azione della propria partecipata, altro conto è intimare che chi abita in centro potrà continuare ad usufruire del civile servizio di porta a porta, mentre chi abita in periferia si vedrà di nuovo piazzare maleodoranti cassonetti di fronte casa.
E non incantano con la storia dei cassonetti a scomparsa o chissà quale altra sorprendente novità, perché se ci sono i fondi per queste meraviglie della tecnica, ci sono pure per mantenere il porta a porta.
Non è noto a tale proposito il parere dei Revisori del Comune e di CSP, tra tante chiacchiere non se ne vede traccia, chissà, forse pure questa sarà considerata una lungaggine burocratica.
L’indignazione generale che mano a mano sta salendo, non riesce ancora probabilmente a rendere a pieno la portata del grado di inciviltà che si rischia di raggiungere, della totale indifferenza per le difficoltà di una città in emergenza, di tante donne e uomini magari non più giovani e certamente presi in questo periodo (come non mai) dalla preoccupazione di svoltare la giornata, che a fatica si sono diligentemente abituati alle direttive fino ad oggi impartite, ed ora dovranno ricominciare a “studiare”, a capire se sono Zona 1, Zona 2, cosa dovranno fare, cosa dovranno conferire, come dovranno conferire….
Ma la preoccupazione per la serenità dei cittadini rientra in una sfera che non sembra proprio essere contemplata nel guazzabuglio che amministra la città, i medesimi soggetti che mentre si lanciavano nei teatrali richiami all’unità per l’emergenza in corso, intanto preparavano questo piattino.
Alcune notizie stampa lasciano trapelare il dubbio che questa operazione possa condurre ad una nuova crisi rifiuti, aprendo la strada a scelte ancor più scellerate, come l’incenerimento dei rifiuti: su questo si auspica un immediato approfondimento ed una netta presa di posizione da parte di TUTTA l’opposizione in Consiglio Comunale, a salvaguardia della salute pubblica.
Intanto è da prendere in considerazione la verifica di una precisa azione di responsabilità sulla legittimità dell’eventuale atto discriminatorio tra cittadini e cittadini, nei confronti di chi si arroga il diritto di certi colpi di genio che sembrano più degni di un principato che di una pubblica amministrazione.
Tanto ad una compagine amministrativa dove, per dirla in un gergo autoctono probabilmente sconosciuto ai più di Palazzo del Pincio, ci sono più avvocati che mozzichi di pane, non mancherà modo di offrire fondate argomentazioni giuridiche.
Per il risanamento delle casse di CSP, invece, ci permettiamo un banale suggerimento: più che sulle spalle dei cittadini, si provi a spostare l’attenzione sulla congruità ed utilità degli emolumenti versati a chi ha incarichi di vertice, evidentemente non suffragati dalla dovuta efficacia ed efficienza, visti i risultati. E lì tagliare. Abbondantemente”.
ASSOCIAZIONE ‘A GAUCHE
