Sono i ricordi nel cuore: quelli per molti cerveterani che la notte di San Silvestro la trascorrevano nelle abitazioni di Umbria e Marche, oggi ancora dopo qualche anno inagibili per le cause del terremoto .
Le famiglie di Cerveteri che per tradizione , da padri in figli, si recavano tra Visso e la Valnerina sperano presto di ritornare nelle terre in cui ci sono le origini. E’ stato comunque all’insegna del divertimento il capodanno per molti cerveterani che hanno scelto di farlo nella città tra casolari e locali, affollando il centro della città ritornato a vestirsi a festa dopo anni di assenza di spettacoli. La speranza nel 2020 è di rivedere la luce sulle attività burocratiche per la ricostruzione del dopo terremoto e riavere, anche se non come prima, un’abitazione dove andarci a trascorrere le vacanze estive e le feste natalizie . ” Si’ in effetti è anomalo non festeggiare a Visso – spiega Giorgio Travagliati – era una tradizione, spero che lo ridiventi perchè fa un certo effetto ritornare nelle case dove i nostri genitori hanno gettato sacrifici e sudori” .
