Cerveteri, ultimo assalto contro il piano regolatore • Terzo Binario News

Cerveteri, ultimo assalto contro il piano regolatore

Apr 20, 2017 | Cerveteri, Politica

Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri

Ultimo assalto contro il piano regolatore a Cerveteri. E questa volta il tentativo estremo potrebbe essere portato avanti a suon di convocazione tardiva del consiglio comunale da parte del presidente del consiglio Orsomando.

Sono state ore frenetiche quelle dei giorni scorsi nelle quali i consiglieri comunali hanno visto negata la loro volontà di convocare per tempo un ultimo consiglio comunale per portare a compimento una serie di punti all’ordine del giorno, che sarebbero approvabili prima del termine di 45 giorni dall’indizione dei consigli comunali.

Ma tra i punti oggetto del contendere c’è soprattutto il PRG, atto fortemente ostacolato da una corrente bipartisan capeggiata dal Principe Sforza Ruspoli che passa per il PD e il candidato di Forza Italia Salvatore Orsomando.

Una corrente già nota da tempo che ha tentato in tutti i modi di bloccare a suon di ricorsi e pregiudiziali l’approvazione delle linee guida nel 2015 e che ora è pronta ad utilizzare ogni mezzo a sua disposizione. Ruspoli avrebbe adottato tutte le vie legali, con presentazioni di osservazioni e diffide, mentre il Pd oltre all’ostruzionismo in aula nel suo “aderente” De Angelis avrebbe provato anche la linea di interdizione del dirigente all’urbanistica Nunzi.

A far scattare il piano ostruzionistico sarebbe stato addirittura Gino Ciogli con un ricorso al TAR, presentato ad inizio anno proprio sull’annosa vicenda Nunzi. Il tribunale proprio ieri doveva pronunciarsi in merito a questo ricorso, dopo aver nel frattempo bocciato l’istanza di sospensiva del dirigente. Un’interdizione che aveva il chiaro compito di interdire l’area urbanistica del comune facendo decorrere ogni tempo. La posizione dei democratici sarebbe chiara, e ribadita anche dal suo candidato Juri Marini, apertamente contro questo PRG. Una linea politica fortemente criticata dal gruppo consigliare Pd di Carmelo Travaglia che non ha lesinato nel passato accuse ai dirigenti Pd di appiattimento sulle posizioni dei poteri forti e di Ruspoli.

Salvatore Orsomando

Salvatore Orsomando

LA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO

Ma è sulla convocazione tardiva del consiglio che il fronte del no al PRG sta tentando la chance più gettonata. Questa la cronistoria dei fatti.

Il 13 aprile, dopo il nuovo passaggio tra i cittadini del PRG, la commissione urbanistica presieduta dal consigliere Nello Bartolozzi (prossimo ormai ad una candidatura per Juri Marini) lascia passare l’atto in vista del consiglio comunale. Il 14 aprile si riunisce la commissione dei capigruppo per definire il calendario degli ultimi consigli comunali. Da approvare vi sono punti tra cui il bilancio, il PRG appunto, un regolamento su compostaggio, l’approvazione della consulta comunale dei giovani ed un atto riguardante una società privata.

Tranne che per il bilancio, atto da approvare anche in via straordinaria, gli altri punti dovrebbero essere approvati entro 45 gg dall’indizione dei comizi. Dalla conferenza dei capigruppo del 14 emerge l’intenzione di convocare una serie di consigli entro il 27 aprile, proprio per far passare tutti i punti ordinari che andrebbero a scadenza. Una volontà che però sembrerebbe non essere stata rispettata dal presidente del consiglio comunale Orsomando, che solo martedì scorso, dopo pressione anche di 12 consiglieri che hanno scritto per sollecitare la convocazione, indice un consiglio comunale per il 28 aprile, dopo la scadenza dei 45 giorni, con all’ordine del giorno solo i punti relativi al bilancio, lasciando fuori PRG e tutto il resto.

Una decisione che ha fatto scattare l’accusa da parte del sindaco Pascucci di scorrettezza istituzionale da parte del Presidente che avrebbe ignorato, nel suo ruolo istituzionale, la volontà della commissione dei capigruppo mandando a scadenza gli ultimi atti amministrativi. Un’accusa fondata anche sul fatto che dei punti da portare in consiglio decisi dalla conferenza capigruppo ne sarebbero stati ammessi solo una piccola parte. Una denuncia che Pascucci avrebbe presentato con tanto di lettera indirizzata sia al Prefetto che alla Procura della Repubblica di Civitavecchia. Convocato ieri il presidente Orsomando quest’ultimo, prendendo atto della denuncia fatta dal sindaco Pascucci, avrebbe indetto un secondo consiglio comunale con alcuni dei punti restanti solo per il 2 maggio, termine anche questo oltre il limite dei 45 giorni. Una decisione avvenuta in un clima concitato. In comune infatti sarebbero giunti anche i Carabinieri oltre alla Polizia Locale.

Ma quale giustificazione sarebbe stata portata dal presidente Orsomando riguardo a questa convocazione tardiva, che non tiene conto dell’indicazione dei capigruppo? Tecnicamente la prima data utile per la convocazione del consiglio era 7 giorni dopo la conferenza del 14 vale a dire dal 21. Ma il presidente Orsomando si sarebbe preso altri 7 giorni secondo la maggioranza per fare melina.

LA DENUNCIA

La vicenda ora rischia di finire per le vie legali e soprattutto in procura. La maggioranza e 12 consiglieri accuserebbero il presidente del consiglio Orsomando di aver violato il suo ruolo istituzionale agendo deliberatamente senza tener conto dei capigruppo. Un’accusa che sarebbe rivolta soprattutto ad una volontà politica di ostacolare il passaggio del PRG.

Una questione che seppur cavillosa ora rischia di portare pesanti ripercussioni per il diretto interessato. Se da un lato a chiedere conto delle decisioni di Orsomando saranno i consiglieri comunali ed il sindaco, dall’altro, in caso di mancata approvazione del PRG, potrebbero essere gli stessi cittadini interessati dall’atto a ricorrere nei confronti della decisione del presidente Orsomando. Un harakiri per Orsomando che potrebbe compromettere la sua campagna elettorale per l’accusa di aver fermato l’iter del PRG atteso a Cerveteri da oltre 40 anni. Una decisione che potrebbe invece giocare addirittura a favore dell’attuale sindaco Pascucci, che in campagna elettorale potrebbe avere dalla sua anche la rivendicazione del PRG osteggiato dai tutti  i suoi contendenti.

Contattato in proposito il sindaco Alessio Pascucci ha fatto sapere di non voler rilasciare dichiarazioni per rispetto della figura istituzionale del Presidente del Consiglio, dal momento che per tutta la giornata odierna ancora avrà modo di convocare il consiglio in tempi idonei.