Ladispoli, ore decisive per l'amministrazione Paliotta ormai in frantumi • Terzo Binario News

Ladispoli, ore decisive per l’amministrazione Paliotta ormai in frantumi

Mar 14, 2017 | Ladispoli, Politica

Ore decisive per l’amministrazione comunale del sindaco Paliotta. Ad ore si attende infatti la decisione del primo cittadino dopo la bufera della settimana scorsa causata da alcuni suoi amministratori, per un brindisi goliardico alla Guardia di Finanza.

La vicenda sembra essere stata presa molto sul serio dal sindaco, nonostante molti amministratori continuino a cercare giustificazioni e minimizzare. Paliotta sarebbe in silenzio stampa da mercoledì scorso, dal pomeriggio in cui è stato investito dalla notizia mentre era in Regione. Nessun commento da parte sua e le uniche informazioni trapelate arrivano dal Presidente del Consiglio comunale Cagiola, che ha incontrato Paliotta per esprimere il suo disappunto per l’accaduto e la necessità di dimostrare fermezza e senso di responsabilità di fronte a certi episodi. Il Presidente Cagiola avrebbe invitato il sindaco a dimettersi con lui qualora nessuno dei diretti interessati avesse preso atto della gravità dell’accaduto.

Sull’episodio tra gli amministratori circola voce che la Guardia di Finanza ha tutt’altro che interpretato l’innocenza del fatto e starebbe approfondendo la questione. Se da un lato tanti dei protagonisti stanno consumando il loro tempo ad ottenere un’assoluzione da parte dei cittadini, dall’altro sembrano molto meno interessati a chiarire la questione con chi potrebbe essere invece rimasto offeso dall’accaduto.

E proprio il silenzio che si è venuto a creare in queste ore lascerebbe trapelare che gli amministratori stanno aspettando in casa la fine della bufera affinché tutto prosegua così come avvenuto in passato. Ma anche la vicenda brindisi ha fatto emergere la mancata coesione della maggioranza. Sarebbe stato infatti l’invito solitario dell’assessora Di Girolamo alla pubblicazione del video a coinvolgere tutti gli altri presenti. Una decisione che a più di qualcuno è parsa inopportuna quanto inutile, ragione per cui il nostro giornale aveva preferito limitarsi al racconto dell’accaduto.

Ma la maggioranza sembra ormai completamente lacerata e a testimoniarlo non sarebbe tanto l’episodio del brindisi quanto la continua frammentazione in vista delle prossime elezioni. L’attuale maggioranza esprimerebbe infatti già diverse candidature autonome. Il Pd domenica deciderà il candidato con le primarie ed ora si ritrova sostanzialmente da solo in corsa. Si è passati dall’ipotesi dell’accozzaglia all’ipotesi dello spezzatino. Il Partito Democratico sarebbe infatti addirittura lacerato al suo interno. Giuseppe Loddo è infatti ufficialmente uscito dal partito ed altri sarebbero pronti a seguirlo, non si sa se in chiave elettorale di primavera. Loddo, inizialmente messosi a disposizione per le primarie ora potrebbe essere battitore libero per una sinistra ispirata al movimento di Pisapia. Una possibile seconda candidatura dopo quella del Pd ufficiale. E’ in sospeso poi la decisione che prenderà l’ala a sinistra degli ex SEL di cui Francesca Di Girolamo sarebbe la punta di diamante. Anche da quest’area ci si aspetta una candidatura dell’assessora alla cultura. In alternativa l’area di sinistra potrebbe convergere verso Giuseppe Loddo. Ieri poi la candidatura di Gianni Crimaldi dell’IDV, forza politica di maggioranza, spina nel fianco dell’amministrazione soprattutto per quel che riguarda conti pubblici e servizi essenziali come la nettezza urbana. Gianni Crimaldi ha sempre rivendicato posizioni autonome soprattutto su decisioni di carattere tecnico. Ora si trova a concorrere da solo. Alla porta poi il gruppo di Emanuele Cagiola e Piero Ruscito, ultimamente fortemente critici.

La maggioranza quindi dimissioni a parte ha già sciolto le righe e sembra al momento non esserci una persona in grado di incollare di nuovo i cocci.