Zingaretti "immagina" il nostro territorio. E su Pian della Carlotta: "Rispetta l'ambiente" • Terzo Binario News

Zingaretti “immagina” il nostro territorio. E su Pian della Carlotta: “Rispetta l’ambiente”

Gen 24, 2013 | Bracciano, Cerveteri, Civitavecchia, Ladispoli, Politica, Santa Marinella

 

nicola zingaretti regione laziodi Fabio Fantozzi

Manca meno di un mese alle elezioni regionali e ancora si sente poco parlare dei temi caldi che interessano il nostro territorio. Pendolari, rifiuti, sviluppo, biogas, turismo sono solo alcune delle domande che abbiamo rivolto al candidato del centrosinistra Nicola Zingaretti, Presidente uscente della Provincia di Roma, col quale inauguriamo una serie di interviste politiche.

Il territorio dell’area metropolitana a nord di Roma conta quasi 200mila abitanti, Ladispoli e Cerveteri da sole superano le 80mila presenze. Un territorio dinamico, giovane, multiculturale, che vive alle spalle della Capitale senza una prospettiva di sviluppo lungimirante accompagnata dall’incremento dei servizi. Quale futuro immagina, per riprendere il suo slogan, per questa parte di Regione?

Immagino una Regione fortemente impegnata a sostenere lo sviluppo e la crescita delle realtà produttive locali, vicina alle imprese, sia a quelle che operano nei settori tradizionali sia a quelle che scommettono nei settori dell’innovazione tecnologica. Una regione che esalta le vocazioni territoriali, rendendole protagoniste di un nuovo modello di sviluppo capace di coniugare crescita economica, qualità della vita e sostenibilità ambientale. In particolare, l’area metropolitana a nord di Roma è caratterizzata da importanti realtà socioeconomiche: Civitavecchia con la presenza di un’area portuale dinamica, tra l’altro uno dei principali scali crocieristici del Mediterraneo; l’intero litorale nord con le attività balneari e della nautica da di porto; la presenza di importanti siti di interesse storico e archeologico come la necropoli etrusca di Cerveteri e il castello di Santa Severa; l’area dei laghi, Bracciano, Martignano e Vico. Un territorio che mantiene una sostanziale integrità dal punto di vista ambientale, con una agricoltura che vanta punte di eccellenza. Si tratta di un insieme di risorse che se messe a sistema, possono offrire enormi opportunità di crescita, di sviluppo e di occupazione. Fino ad oggi spesso la vicinanza di Roma è stata vista come una presenza ingombrante che trattiene le eccellenze e scarica sui territori circostanti i problemi. Questa impostazione va rovesciata: ragionando in un’ottica di area metropolitana, la Capitale deve essere vissuta come una grande opportunità per l’intero territorio circostante. Pensiamo solo al turismo, a cosa significherebbe riuscire ad intercettare in modo intelligente i flussi crocieristici di Civitavecchia, mettendo a disposizione i siti culturali, paesaggistici e le realtà enogastronomiche e ricettive dell’area nord. Oppure a quale impulso riceverebbe l’area portuale di Civitavecchia, e di conseguenza tutte le attività collegate, dal completamento della Orte – Civitavecchia.

Sulla linea FR5 viaggiano circa 60mila pendolari al giorno, tra residenti e cosiddetti ‘crocieristi’ da Civitavecchia, in condizioni spesso disumane. Sovraffollamento, stazioni inefficienti, treni sporchi e inospitali, ritardi. Una soluzione potrebbe essere un servizio metropolitano ad alta frequenza sul modello della Roma-Lido. Quali sono le sue proposte?

Questo è un argomento centrale perché coniuga qualità della vita e sviluppo economico. I cittadini tutti, residenti, pendolari, turisti, hanno il diritto di viaggiare su mezzi pubblici confortevoli, in linea con gli standard dei più evoluti Paesi occidentali. E le istituzioni hanno il dovere di garantire il raggiungimento di questi livelli. Dunque il miglioramento del servizio del la Fr5, al pari di tutte le altre linee ferroviarie regionali, è una priorità del mio programma elettorale e sarà in cima all’agenda degli interventi se eletto presidente della Regione Lazio assicurando gli investimenti necessari per acquistare nuovi vagoni, ristrutturare quelli esistenti, garantire standard di pulizia adeguati, migliorare la capienza e la frequenza dei treni.

Il nostro territorio è minacciato dall’espansione o apertura di nuove discariche e dalla costruzione di una centrale a biogas a Pian della Carlotta, autorizzata dalla Provincia di Roma da Lei amministrata, contro il parere del Comune di Cerveteri, in una zona a protezione speciale di una bellezza unica. Come giustifica tale autorizzazione?

L’impianto biogas di Pian della Carlotta a Cerveteri è di dimensioni ridotte (fino ad un megawatt di produzione) e per le sue caratteristiche non ha trovato la contrarietà delle associazioni ambientaliste. Si tratta di un impianto ad energie rinnovabili che risponde alle prescrizioni di legge nazionale in materia di diritto alla salute e va incontro alle sollecitazioni dell’Ue riguardo alla promozione e all’utilizzo delle energie da fonti rinnovabili. L’impianto in questione è totalmente a ciclo chiuso: l’energia viene prodotta con una tecnologia rispettosa dell’ambiente, il mais per biomasse viene coltivato in loco e la percentuale di terreno agricolo interessato dalla produzione è irrisoria. Parliamo di fonti rinnovabili a saldo zero di C02, ovvero tanta ne viene immagazzinata dalle coltivazioni di mais quanta ne viene rilasciata dal metano prodotto dalla fermentazione nell’impianto. Sostanzialmente una tecnica di produzione di energia che non produce gas che alterano il clima, a differenza delle fonti a carbone o petrolio.

Erosione e inquinamento del mare costituiscono una minaccia costante per quel poco che resta del nostro turismo balneare. Se sarà eletto, quali iniziative intende adottare per la salvaguardia della costa? Quale futuro per la promozione dei beni archeologici e culturali come la necropoli di Cerveteri e il Castello di Santa Severa al centro di un tentativo di svendita proprio da parte della Regione Lazio?

Per quanto riguarda il fenomeno dell’erosione, verranno adottate tutte le iniziative ritenute utili dalla comunità scientifica per salvaguardare l’ambiente e tutelare una risorsa, qual è il litorale, fondamentale per il territorio regionale. A proposito dei siti di interesse storico e archeologico, intanto premetto che sono assolutamente contrario ad ogni ipotesi di svendita. Al contrario, dobbiamo avere il coraggio di investire e posso assicurare che la Regione sarà accanto a tutte le realtà imprenditoriali che guardano con fiducia e investono risorse in uno sviluppo turistico sostenibile. Ma per mettere in campo una strategia efficace di intervento, ritengo fondamentale il coinvolgimento degli enti locali, in particolare i comuni, e degli attori sociali, le forze produttive.

Negli ultimi anni l’urgenza dei problemi di Roma ha offuscato le esigenze di un territorio in rapida trasformazione, spesso sottovalutato anche dal punto di vista della rappresentanza politica. E’ possibile avviare una fase nuova anche alla luce di alcune candidature espressione del territorio a suo sostegno?

La presenza in consiglio regionale di candidati espressione del territorio aiuta certamente a dare voce alle realtà locali. La coalizione di centrosinistra si caratterizza per il completo rinnovamento delle liste visto che nessuno dei candidati proviene dalla precedente esperienza in Consiglio regionale. Aggiungo che per quanto mi riguarda, se eletto alla presidenza, farò del dialogo con il territorio e della definizione di strumenti di partecipazione un elemento centrale dell’azione di governo, mantenendo un contatto diretto di comunicazione con tutte le realtà associative, civiche, del volontariato presenti in modo diffuso e capillare nel territorio.

Il prossimo presidente dovrà governare un’istituzione travolta da scandali, afflitta da un profondo buco di bilancio, una sanità fuori controllo e un’emergenza rifiuti potenzialmente esplosiva. Onestamente, tra il Campidoglio e la Regione Lazio, perché ha scelto quest’ultima?

In certi momenti a guidare le decisioni non deve essere il calcolo personale, ma l’interesse generale. Questo è vero, sempre, soprattutto per chi fa politica. Di fronte alla crisi democratica e all’emergenza etica e civile che ha investito un’Istituzione così importante per la vita dei cittadini, ho sentito l’esigenza di non girarmi dall’altra parte ma di reagire, impegnandomi in prima persona per guidare un’ampia alleanza per il cambiamento in grado di voltare pagina e aprire una nuova stagione di governo all’insegna della ricostruzione morale, del rinnovamento della classe dirigente e dell’innovazione programmatica.