Finale appassionante: Mario Mocci su Bosea da Clodia ha battuto Manolo Filippini su Chilivanesu che correva per Tolfa
di Cristiana Vallarino
Un’edizione – la numero 14 – davvero appassionante e coinvolgente per il Drappo dei Comuni, disputatosi a Tolfa domenica, a chiusura del lungo cartellone della festa del patrono Sant’Egidio.
La finale ha visto affrontarsi lungo la pista di terra in viale d’Italia i portacolori di Canale Monterano e Tolfa, in una corsa al cardiopalmo, vinta da Mario Mocci su Bosea da Clodia, per Canale. Per Tolfa Manolo Filippini su Chilivanesu, della scuderia Mauro Iannucci. Si è ripetuta la stessa finale del 2010, quando fu Tolfa a vincere con Let Ivana della scuderia Pelliccioni, montata da Carolini.
In realtà il Drappo dei Comuni, disegnato da Simona Sestili, è andato comunque a Tolfa, dato che la cavalla vincitrice è della scuderia della Sughera (rione che la mattina si era aggiudicata il V Drappo degli anelli). Ed infatti per tutto il team giallorosso è stata una serata di grandi festeggiamenti.

Il lungo pomeriggio dedicato al Drappo era iniziato alle 15,30 con il corteo partito da piazza Matteotti. Lungo via Roma hanno sfilato i giovanissimi tamburini e sbandieratori (un gruppo appena costituito e già “esperto”), poi coi colori biancorossi del Comune di Tolfa, i figuranti a cavallo e non, le miss 2023 Drappo e Giuria popolare Chiara Boschi (Manziana) e Denise Fracassa (Tolfa) al braccio dei mister Mirko Mocci e Giorgio Curi. Poi c’era la banda “Verdi”, diretta dal maestro Giancarlo Annibali.

A chiudere, dietro i gonfaloni degli 8 comuni in gara, un nutrito numero di amministratori e autorità. La sindaca di Tolfa Stefania Bentivoglio, con gli assessori Laura Pennesi e Alessandro Tagliani e altri consiglieri, il sindaco di Allumiere Luigi Landi, accompagnato dal collega della città gemella bavarese di Eglfling, Martin Fortmaier nel costume tradizionale. Per Manziana l’assessore Nuccia Mazzuca; per Canale il vicesindaco Fabrizio Lavini; per Oriolo Romano i consiglieri Gianni Belli e Gianni Petrocchi; per Ladispoli la consigliera Daniela Marongiu; per Santa Marinella l’assessore Andrea Amanati; per Tarquinia il vice sidnaco Luigi Serafini e il consigliere Roberto Borzacchi. E ancora l’on. Salvatore De Meo europarlamentare e per il Governo l’onorevole Alessandro Battilocchio e Antonello Aurigemma, presidente del consiglio regionale del Lazio. Per la città metropolitana Pierluigi Sanna, vice sindaco e il consigliere Antonio Giammusso.

A dare il via al XIV Drappo è stata la banda con l’inno d’Italia e poi la moltitudine di spettatori assiepati lungo le transenne e in piazza dove c’era il consueto maxi schermo, ha seguito l’appassionante cronaca delle varie batterie, a cura dell’esperto speaker Enzo Sciannetti, di Sacrofano.
A contendersi il Drappo: Allumiere, Christian Fois su Silbomba scuderia Frangipane; Canale Monterano, Mario Manca su Bosea da Clodia scuderia Sughera; Ladispoli, Gianluca Ciacalone su A Beru Mia, scuderia Damiano Simmi; Manziana, Stefano Olivetti su Dory Lady della sua stessa scuderia; Oriolo Romano, Angelo Citti su Butterfly, scuderia Carducci; Santa Marinella, Nino Manca su Don Peppe di Cavoi, scuderia Spinucci; Tarquinia, Daniele Moroni su Spoon River, scuderia Pasquali; Tolfa, Moreno Filippini, su Chilivanesu, scuderia Mauro Minnucci. Come ha spiegato lo speaker si tratta di cavalli mezzosangue, provenienti da scuderie laziali o viterbesi già visti eccellere in varie prove nella regione e in tutta Italia, così come i fantini (perlopiù tolfetani) sono cavalieri capaci, con palmares di vittorie in tornei prestigiosi.
Dal balcone della regia si sono susseguiti saluti dei rappresentanti dei Comuni, a cominciare dalla sindaca ospite Bentivoglio che ha ricordato l’antica tradizione delle corse equestri abbinate a Sant’Egidio e evidenziato l’enorme sforzo che il folto team Drappo dei comuni (tutto di volontari) ha profuso anche quest’anno, lavorando notte e giorno ben da molto prima della settimana della manifestazione.
Sono saliti sul terrazzino anche amici e parenti di Vincenzo Bocci, personaggio legato alla storia e alla tradizione del cavallo tolfetano prematuramente scomparso, a cui Comune e Pro Loco, nella persona del presidente e della vice Felice Tidei e Angela Ceccarelli hanno consegnato una targa che ne ricorda l’aspetto austero e la tenerezza di cuore. Bocci è stato raffigurato anche nel gonfalone disegnato dalla Sestili.

Alla fine il Drappo è stato calato dal balcone alla squadra della Sughera e si è provveduto alla consegna delle coppe e dei premi in denaro ai tre primi classificati. Sempre da parte della Pro Loco e del Comune. La batteria per il terzo e quarto posto l’ha vinta Santa Marinella a spese di Allumiere. Per tutte le scuderie partecipanti ci sono stati comunque omaggi, tra cui cesti di prodotti gastronomici offerti dalle amministrazioni.
Si è poi provveduto all’estrazione della sottoscrizione. I numeri dei biglietti vincitori dei 24 premi, offerti da artigiani, commercianti e ristoratori locali. Eccoli:

Nelle foto, la gioia della Sughera; cavallo e fantino vincitori con la sindaca Bentivoglio, il consigliere Tedesco e il presidente e la vice presidente Pro Loco Tidei e Ceccarelli; Lavini; il corteo aperto dai tamburini; il gruppo autorità e i rappresentanti della scuderia Iannucci, seconda classificata.