“Piena solidarietà ai viticoltori di Tarquinia che da tempo si battono per il recupero e la valorizzazione di un terreno e di una struttura agricola abbandonata, di proprietà ARSIAL, un tempo destinata a centro vinicolo, e che in questi giorni si sono incatenati di fronte alla sede dell’Agenzia Regionale.
Nonostante le numerose interlocuzioni avviate da oltre due anni sia dalla locale cooperativa che dal Comune, ARSIAL ha sempre risposto negativamente alla richiesta di concessione onerosa, palesando l’intenzione di vendere il bene.
Tuttavia, ad oggi non è stato ancora pubblicato alcun bando ufficiale di vendita, mentre lo stabilimento continua a deteriorarsi.
Questa situazione alimenta incertezze e preoccupazioni su un possibile utilizzo futuro dell’area non coerente con la vocazione agricola del territorio.
Come realtà impegnate nella tutela del patrimonio rurale e nella promozione dell’economia cooperativa locale, chiediamo alla Regione Lazio e ad ARSIAL di fare chiarezza in modo trasparente e tempestivo. Se l’intenzione è effettivamente quella di procedere alla dismissione dell’immobile, è doveroso aprire un bando pubblico accessibile a tutte le realtà interessate, nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza e valorizzazione del territorio.
In un momento in cui la rigenerazione delle aree agricole e il rilancio della filiera vitivinicola sono fondamentali per uno sviluppo sostenibile, non si può ostacolare l’iniziativa di una cooperativa che con serietà lavora da anni per restituire vita a un bene pubblico oggi inutilizzato.
Ribadiamo la nostra vicinanza ai viticoltori di Tarquinia e sollecitiamo un intervento urgente da parte delle istituzioni competenti, affinché questa vicenda non si trasformi nell’ennesima occasione persa per il territorio”.
Guglielmo Calcerano – Europa Verde