I Vigili del Fuoco precisano: “Non siamo disinfestatori professionisti, eliminato il pericolo imminente i lavori passano agli specialisti”
Quest’anno la Vespa Orientalis ha impazzato per Civitavecchia. Con una media di due richieste al giorno, per i pompieri della caserma Bonifazi è stato un continuo rimuovere di alveari più o meno grandi, creati dal calabrone soprattutto nel centro della città.
Uno degli interventi più seri riale a una decina di giorni fa in una casa di via Regina Elena a pochi metri da palazzo del Pincio.
i proprietari sono tornati dopo qualche mese di assenza ma nel frattempo le vespe avevano formato un alveare enorme nel cassone della serranda della cucina.
Ai Vigili del Fuoco, armai di una tuta che un’ora di lavoro per togliere gli insetti, operando una tuta protettiva in plastica che ha fatto soffrire non poco i pompieri.
Il cassone era pieno di calabroni e usando i repellenti, sono stati mandati via tutti senza danneggiare nessuna opera muraria.
A questo proposito, i Vigili del Fuoco hanno inteso specificare le difficoltà che si incontrano in questo tipo di interventi per via della particolarità che li contraddistingue. Non ultimo il problema della necessità di attrezzatura specifica.
“Da diversi mesi a questa parte a Civitavecchia, si è intensificata la presenza di esemplari di Vespa Orientalis, nell’aspetto simile al calabrone.
Ormai i Vigili del Fuoco, fra un intervento di soccorso e l’altro del lavoro quotidiano, portano a termine sul territorio, quattro/cinque interventi di questo tipo al giorno.
Le bonifiche di insetti, nel caso in cui rappresentino un pericolo imminente per le persone, vengono svolte dai VVF, compatibilmente ad altri tipi di intervento di soccorso tecnico più urgente, come per esempio incendi, incidenti stradali, fughe di gas, dissesti statici, soccorso a persone, danni d’acqua e molti altri (come più avanti specificato).
Per quanto riguarda la presenza di alveari di api che si formano in prossimità dei cassonetti di tapparelle, di scuole e in tutte le aree dove potrebbero costituire pericolo per le persone, i VVF contattano alcuni apicoltori di zona che provvedono al loro recupero mentre in caso di presenza di favi di altri insetti pericolosi, tipo vespe africane per l’appunto, provvedono direttamente alla bonifica del sito.
I Vigili del Fuoco rammentano però, che non essendo disinfestatori professionisti, non dispongono di sonde professionali che consentono loro d’individuare gli insetti presenti all’interno di intercapedini; pertanto, provvedono ad eliminare il pericolo imminente, attraverso la rimozione di vespe e simili che riescono ad individuare a vista, demandando (attraverso comunicazioni verbali ai richiedenti) a tecnici qualificati e responsabili, le successive eventuali verifiche finalizzate al ripristino delle definitive condizioni di sicurezza, in quanto, nonostante l’avvenuto intervento di rimozione, non si possono escludere eventuali altre future formazioni di favi.
Inoltre, il tempo che hanno a disposizione per effettuare tali interventi è spesso limitato rispetto a quello di cui dispone un professionista, causa richiesta loro impiego (che può avvenire in qualsiasi istante), presso altri interventi di soccorso tecnico più urgenti. Il fatto di non poter disporre di sonde e di dover espletare l’intervento celermente, in alcuni casi, non permette ai VVF, di scovare con facilità vespe (non visibili al momento) all’interno di intercapedini, pertanto non potendo effettuare opere murarie, sono costretti ad utilizzare metodi alternativi.
Cogliamo l’occasione per fornire alcune precisazioni utili, circa i compiti istituzionali dei i Vigili del Fuoco.
Il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, al fine di salvaguardare l’incolumità delle persone e l’integrità dei beni, assicura gli interventi tecnici caratterizzati dal requisito dell’immediatezza della prestazione.
Le circostanze nell’ambito delle quali viene richiesto l’intervento dei Vigili del fuoco sono davvero molte. Elencarle tutte sarebbe difficoltoso, per cui di seguito, un breve e limitato esempio di interventi tecnici di soccorso pubblico, di competenza del Corpo nazionale (consultabili anche sul sito www.vigilfuoco.it):
- Opera tecnica di soccorso in occasione di incendi di varia natura ed entità in terra e in mare, compresi incendi di bosco e vegetazione in genere, diretti alla salvaguardia dell’incolumità delle persone e dell’integrità dei beni.
- Opera tecnica di soccorso nell’ambito di incontrollati rilasci di energia, di improvviso o minacciante crollo strutturale, di frane, di piene, di alluvioni, terremoti, eventi meteorologici avversi come trombe d’aria e/o di altra pubblica calamità, ricerca recupero persone e animali dispersi in zone impervie e in mare.
- Opera tecnica di contrasto dei rischi derivanti dall’impiego dell’energia nucleare e dall’uso di sostanze batteriologiche, chimiche e radiologiche.
- Estricazione di persone che rimangono incastrate fra le lamiere di automezzi, macchine agricole, treni, navi, aerei, ecc. a seguito d’incidenti d’ogni genere e tipologia.
- Soccorso a persone che rimangono bloccate negli ascensori, cisterne, serbatoi, siti confinati, ecc.
- Fughe/perdite di GAS (soprattutto di GPL di competenza esclusiva VVF).
- Soccorso a persone in vari ambiti: zone impervie (burroni, montagne, boschi), pozzi, in mare, laghi, fiumi, ecc.;
- Apertura presso qualsiasi piano/altezza di porte e finestre, finalizzata a soccorrere persone colte da malore o vittime d’incidenti domestici rimaste bloccate nelle proprie case e/o che più semplicemente sono rimaste accidentalmente fuori dalla propria abitazione;
- Messa in sicurezza di strutture, abitazioni, tetti, coperture varie, alberi, pali, ecc., a seguito di dissesti statici.
- Ecc. ecc…
Gli interventi tecnici di soccorso pubblico del Corpo nazionale si limitano ai compiti di carattere strettamente urgente e cessano al venir meno della effettiva necessità.
In caso di eventi di protezione civile, il Corpo nazionale opera quale componente fondamentale del Servizio nazionale della protezione civile e assicura, nell’ambito delle proprie competenze tecniche, la direzione degli interventi tecnici di primo soccorso nel rispetto dei livelli di coordinamento previsti dalla vigente legislazione.
Nell’ambito delle proprie competenze istituzionali, in materia di difesa civile:
- fronteggia, anche in relazione alla situazione internazionale, mediante presidi sul territorio, i rischi non convenzionali derivanti da eventuali atti criminosi compiuti in danno di persone o beni, con l’uso di armi nucleari, batteriologiche, chimiche e radiologiche;
- concorre alla preparazione di unità antincendi per le Forze armate;
- concorre alla predisposizione dei piani nazionali e territoriali di difesa civile;
- provvede all’approntamento dei servizi relativi all’addestramento e all’impiego delle unità preposte alla protezione della popolazione civile, ivi compresa l’attività esercitativa, in caso di eventi bellici;
- partecipa, con propri rappresentanti, agli organi collegiali competenti in materia di difesa civile.
La prevenzione incendi è affidata alla competenza esclusiva del Ministero dell’interno, che esercita le relative attività attraverso il Dipartimento e il Corpo nazionale. È la funzione di preminente interesse pubblico diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell’ambiente attraverso la promozione, lo studio, la predisposizione e la sperimentazione di norme, misure, provvedimenti, accorgimenti e modi di azione intesi ad evitare l’insorgenza di un incendio e degli eventi ad esso comunque connessi o a limitarne le conseguenze. Essa si esplica in ogni ambito caratterizzato dall’esposizione al rischio di incendio e, in ragione della sua rilevanza interdisciplinare, anche nei settori della sicurezza nei luoghi di lavoro, del controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose, dell’energia, della protezione da radiazioni ionizzanti, dei prodotti da costruzione.