Tor Tre Teste, "Stop pesticidi": flash mob dei volontari WWF • Terzo Binario News

Volontari del WWF e comuni cittadini sono riuniti domenica 14 aprile presso la sede di “Agricoltura Capodarco” in Via Tenuta della Mistica, zona Tor Tre Teste, un luogo simbolico nel quale si pratica agricoltura biologica.

Qui si è svolta l’iniziativa durante la quale alcuni degli intervenuti hanno composto la frase “Stop Pesticidi”, scattato una fotografia e inviata con un’azione coordinata sui social network (Twitter, Facebook e Istagram). In questo modo si è inteso  inviare un appello simbolico ai tre Ministri (Gian Marco Centinaio del MIPAAFT, Sergio Costa del MATTM e Giulia Grillo per la Salute) ed alle Regioni per chiedere che il nuovo Piano di Azione Nazionale sui pesticidi garantisca una maggiore tutela della salute di consumatori e agricoltori ed una adeguata salvaguardia della biodiversità, in particolare nei siti Natura 2000 e nelle altre aree naturali protette, promuovendo l’agricoltura biologica come modello di agricoltura più sostenibile proprio perché esclude l’utilizzo di qualsiasi sostanza chimica di sintesi, tossica e nociva.

“Ospiti della Cooperativa Capodarco a Roma – dichiara Raniero Maggini Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana – per chiedere uno Stop chiaro all’uso di sostanze chimiche in agricoltura. La scommessa per un ambiente libero da pesticidi e per salvaguardare la salute dei cittadini può essere vinta, anche garantendo sostenibilità economica agli operatori del settore, come dimostrano tante esperienze, tra le quali Capodarco. Per questo il WWF chiama tutti a mettersi in gioco per raggiungere un risultato irrinunciabile, che politica, economia e cittadini non possono permettersi di mancare”.

Salvatore Stingo Presidente della Cooperativa sociale “Agricoltura Capodarco” dichiara: ”Esprimiamo soddisfazione per la scelta della nostra sede per lo svolgimento di questa manifestazione. Per noi questo luogo sintetizza tutti i principi ai quali la cooperativa fa riferimento da più di 40 anni e che parlano di attenzione alle persone, al cibo e all’ambiente anche attraverso l’inclusione delle persone con diverse abilità. Queste iniziative possono contribuire anche a esercitare maggiori attenzioni alla tutela del territorio specialmente in queste aree della periferia delle grandi città per impedire ulteriori devastazioni da parte del cemento”.

Per l’evento, promosso dal WWF Italia in collaborazione con Federbio e la Coalizione #StopGlifosato, in più di 30 città le persone hanno composto la frase “Stop Pesticidi”, scattato una fotografia ed inviata con un’azione coordinata sui social network (Twitter, Facebook e Istagram) ai tre Ministri competenti per l’approvazione del nuovo PAN Pesticidi (Gian Marco Centinaio del MIPAAFT, Sergio Costa del MATTM e Giulia Grillo per la Salute) e al Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.

Con questo evento il WWF Italia, in collaborazione con Federbio e la Coalizione #StopGlifosato, ha voluto attirare l’attenzione dei cittadini e dei decisori politici sulla revisione del Piano di Azione Nazionale (PAN) sui pesticidi, scaduto lo scorso 12 febbraio, ed ancora in corso di aggiornamento da parte dei tre Ministeri competenti. Il prossimo 17 aprile si riunirà il Comitato Tecnico Scientifico per l’esame finale della nuova versione del PAN Pesticidi, che entro la fine di questo mese dovrebbe essere sottoposta a consultazione pubblica. Le Regioni, le Associazioni, i comitati, gli ordini professioni, le Associazioni di categoria, ma anche singoli cittadini, avranno 60 giorni di tempo per presentare le loro osservazioni e proposte di emendamenti al Piano, che dovrà poi essere definitivamente approvato dalla Conferenza Stato-Regioni.

Il WWF Italia, insieme alle Associazioni che aderiscono alla Campagna “Cambia la Terra” promossa da Federbio, chiede al Governo e alle Regioni alcune modifiche sostanziali per il nuovo PAN Pesticidi che dovrebbe prevedere divieti, limiti e regole vincolanti sull’utilizzo dei pesticidi in agricoltura, nella manutenzione delle strade e ferrovie e all’interno delle città per la gestione del verde pubblico e privato (orti e giardini), colmando le lacune della precedente versione del Piano che lo hanno reso di fatto inefficace rispetto agli obiettivi di riduzione dei rischi da pesticidi, come invece imponeva la Direttiva europea del 2009 (2009/128/CE).

In particolare il nuovo PAN Pesticidi dovrebbe indicare con priorità i seguenti obiettivi:

– Ridurre i rischi per i residenti nelle aree rurali e gli agricoltori fissando distanze minime di sicurezza dalle abitazioni e dalle coltivazioni biologiche per difenderle dal rischio di una possibile contaminazione accidentale.

– Nei siti Natura 2000 e nelle altre aree naturali protette deve essere vietato l’utilizzo di pesticidi pericolosi per gli habitat e le specie selvatiche, con misure di conservazione della biodiversità regolamentari vincolanti.

– Adottare tecniche biologiche per la manutenzione delle aree non agricole (rete viaria, ferroviaria) con particolare attenzione al verde pubblico e agli spazi utilizzati dalla popolazione residente nelle città.

– Prevedere il divieto totale del glifosate in Italia entro il 2022, escludendo qualsiasi ipotesi di rinnovo dell’autorizzazione concessa per cinque anni dall’Unione Europea il 27 novembre 2017.

– Definire criteri più rigorosi per la concessione delle deroghe per l’utilizzo di pesticidi di norma vietati a causa della loro pericolosità per la salute umana e per gli ecosistemi.

– Rafforzare i sistemi di monitoraggio e controllo sulla presenza di pesticidi nelle acque superficiali e sotterranee, nel suolo e nel cibo.

Il ricorso ai pesticidi dovrebbe avvenire solo dopo avere adottato pratiche agroecologiche alternative all’uso dei prodotti chimici di sintesi, come già avviene in agricoltura biologica. In particolare le Associazioni riunite nella Campagna “Cambia la Terra” (www.cambialaterra.it), promossa da Federbio,  chiedono che il nuovo PAN Pesticidi indichi con chiarezza l’obiettivo del 40% della SAU (Superficie Agricola Utilizzata) nazionale condotta con il metodo biologico entro il 2030, utilizzando meglio le risorse della PAC attuale e della futura PAC post 2020.

Pubblicato lunedì, 15 Aprile 2019 @ 09:53:59     © RIPRODUZIONE RISERVATA