“𝘌𝘤𝘤𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘢𝘷𝘦𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘪 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘪 𝘧𝘳𝘢𝘵𝘦𝘭𝘭𝘪 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘥𝘦𝘣𝘰𝘭𝘪, 𝘪 𝘱𝘪𝘤𝘤𝘰𝘭𝘪, 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘯𝘻𝘪𝘢𝘯𝘪. 𝘜𝘤𝘤𝘪𝘴𝘪 𝘤𝘰𝘭 𝘨𝘢𝘴, 𝘣𝘳𝘶𝘤𝘪𝘢𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘯𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘪 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘪 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘨𝘭𝘪𝘦𝘷𝘢𝘮𝘰, 𝘰 𝘢𝘯𝘥𝘢𝘵𝘪 𝘪𝘯 f𝘶𝘮𝘰 𝘦 𝘷𝘰𝘭𝘢𝘵𝘪 𝘷𝘪𝘢 𝘢𝘵𝘵𝘳𝘢𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘪𝘮𝘪𝘯𝘪𝘦𝘳𝘢. 𝘌𝘳𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘭’𝘶𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘮𝘰𝘥𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢𝘴𝘤𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘉𝘪𝘳𝘬𝘦𝘯𝘢𝘶”.

Sono le parole di Sami Modiano, uno degli ultimi sopravvissuti dei campi di concentramento nazi-fascisti ancora in vita.

Sono parole durissime. Negli occhi di quest’uomo di 92 anni si legge ancora il dolore e l’orrore vissuti in prima persona. Al freddo, sotto la neve, sotto la cenere dei forni crematori che di continuo bruciavano i corpi di tutte quelle persone.

Il 27 gennaio del 1945 venne liberato il campo di concentramento di Auschwitz e il mondo ne scoprì gli orrori. È inaccettabile che a quasi 80 anni da quel periodo vergognoso, ancora ci siamo episodi di odio, di violenza, di intolleranza, di minimizzazione di quella che è stata e rimarrà per sempre la pagina più buia della storia dell’umanità. Sami Modiano non ha mai smesso di testimoniare le atrocità subite.

Sono loro i testimoni.

E li ringrazio. Perché solo mantenendo viva la Memoria, potremo sperare in una società e in un futuro migliori. Perché ciò che è stato non accada mai più.

Con l’occasione siete invitati questo pomeriggio presso l’Aula Consiliare del Granarone a Cerveteri a partecipare alle iniziative promosse dall’Amministrazione comunale. Dalle ore 17:00, lettura di brani tratti da “Il Diario di Anna Frank” e componimenti musicali dedicati al Giorno della Memoria.

Così in un post social Alessio Pascucci, consigliere comunale di Ladispoli e consigliere della città metropolitana di Roma Capitale

Pubblicato venerdì, 27 Gennaio 2023 @ 09:32:26     © RIPRODUZIONE RISERVATA
Exit mobile version