Settanni sui fossi di Santa Marinella: "Finanziamenti in ritardo, rischiamo gli allagamenti delle Marche" • Terzo Binario News

“Quanto è sicuro il nostro territorio? E’ la domanda che tanti cittadini di Santa Marinella si pongono scossi dagli eventi nella Regione Marche e che impone una riflessione che va ben al di là dei proclami lanciati dall’Amministrazione comunale con il comunicato del 16 sett. 2022, per una pioggia che qui di fatto non c’è stata.

Il territorio della nostra città è attraversato da 11 fossi a comportamento torrentizio. Ogni volta che si verificano precipitazioni abbondanti, ma non eccessive, le aree spondali manifestano esondazioni più o meno estese e per questo motivo sono individuate nelle mappe di pericolo PAI ad elevato rischio R4, il massimo rappresentabile.

Quali opere sono previste per fronteggiare o almeno mitigare tali pericoli? Dal 2018 l’Amministrazione è beneficiaria di due finanziamenti per un valore di oltre 6,5 milioni di euro destinati ai due fossi più pericolosi, Ponton del Castrato e Castelsecco.

Ad oggi di questi fondi sono stati spesi circa 400mila euro, di cui circa 140mila per la pulizia straordinaria del fosso Castelsecco. l restanti sono stati impiegati per progettazioni, indagini e perizie. Ne consegue che i fossi hanno mantenuto le stesse caratteristiche di pericolosità precedenti. Persino sul fosso Ponton del Castrato, dove sembrava più veloce la realizzazione di una vasca di espansione su terreni di proprietà ARSIAL, allo scopo di abbattere un significativo livello di rischio, sono emerse difficoltà non ancora risolte e soprattutto non comprese. Ulteriori fondi sono stati acquisiti: circa 700mila euro per Ponton del Castrato, dove è previsto un intervento di sistemazione idraulica per i primi duecento metri dall’uscita dell’autostrada, ma non la messa in sicurezza in quanto vengono mantenuti i livelli di esondazione preesistenti. Questo intervento vedrà l’inizio dei lavori appena acquisito un ultimo parere autorizzativo. Altri 700 mila euro sono stati finanziati sul fosso Valle Semplice per la sistemazione idraulica e la messa in sicurezza di alcuni cedimenti degli argini. Per questo fosso è stata aggiudicata la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione delle opere ma, siamo nella fase di completamento della progettazione esecutiva. Anche per il fosso di Castelsecco, interessato da un finanziamento di 900mila euro per lavori tra autostrada e ferrovia, è stata aggiudicata la gara di progettazione esecutiva e la realizzazione delle opere, il cui iter è sempre nella fase progettuale. In definitiva, ci sono quindi fondi per circa 9 milioni di euro che aspettano di essere spesi ma la pioggia e le eventuali bombe d’acqua avranno il tempo di attendere le lungaggini burocratiche e le isteresi amministrative?

Tra 15 giorni ricorderemo l’evento del 2 ottobre 1981 e le vittime dell’alluvione, dopo 41 anni il territorio, visto sotto il profilo idraulico, è ancora nelle stesse condizioni, mentre gli eventi meteorologici sono sempre più estremi. Ben al di là quindi delle dichiarazioni dell’Amministrazione, è pertanto necessario che sia detto a chiare lettere: mettere in sicurezza il territorio non significa solo fare quella necessaria manutenzione annuale della pulizia degli alvei, bensì modificare ciò che risulta sulle mappe di rischio.

Cosa questa che può compiersi solo con l’esecuzione dei lavori straordinari per i quali sono stati previsti i suddetti finanziamenti e per la cui spesa stiamo assistendo a discutibili ritardi”.
Cons. Francesco Settanni (Fratelli d’Italia)

Pubblicato lunedì, 19 Settembre 2022 @ 10:36:00     © RIPRODUZIONE RISERVATA