Sentenza Mediaset, Berlusconi condannato, ma interdizione da ridefinire • Terzo Binario News

Italy's former prime minister Silvio Berlusconi attends a session at the Senate in RomeConfermata la condanna a 4 anni per Silvio Berlusconi, ma rinvio in Corte d’Appello per ridefinire la pena accessoria per l’interdizione dai pubblici uffici. È questo il giudizio emesso dalla sezione feriale della Cassazione nei confronti di Silvio Berlusconi.

Confermate anche le condanne a carico degli altri tre imputati: gli ex dirigenti di Mediaset Daniele Lorenzano e Gabriella Galetto e il produttore cinematografico Frank Agrama.

La sentenza è immediatamente eseguibile. Tre anni della pena sono coperti da indulto, l’anno residuo dovrà essere scontato ai domiciliari o con l’affidamento ai servizi sociali.

La vicenda Mediaset, iniziata nel 2003, vede l’ex premier colpevole di essersi appropriato di 280 milioni di euro senza pagare tasse e commettendo frode fiscale.

Il 26 ottobre scorso Silvio Berlusconi era stato condannato dal tribunale di Milano a quattro anni di reclusione (di cui tre condonati per l’indulto) e cinque di interdizione dai pubblici uffici. Sentenza confermata l’8 maggio scorso dalla Corte d’Appello di Milano. Condannati anche Frank Agrama a 3 anni, Daniele Lorenzano a 3 anni e 8 mesi, Gabriella Galetto a 1 anno e 2 mesi. Fedele Confalonieri invece era stato assolto in primo grado.

La sentenza definitiva è arrivata solo alle 18 di oggi, dopo due giorni di logorante attesa per il mondo della politica che potrebbe subire un cambiamento epocale, dopo sette ore di Camera di Consiglio.

La difesa di Berlusconi aveva chiesto l’annullamento della sentenza. “Il fatto così come prospettato in mancanza di una violazione di una specifica norma antielusiva non è reato, è penalmente irrilevante – erano state le parole dell’avvocato Franco Coppi – Nessuna prova è stata raccolta – ha aggiunto l’avvocato – su ingerenze di Berlusconi nella gestione di Mediaset dal ’95 ad oggi”.

La Procura generale invece, che aveva definito Berlusconi “l’ideatore del meccanismo delle frode fiscali”, aveva chiesto il rigetto dei ricorsi delle difese degli imputati e quindi la conferma delle condanne di primo e secondo grado. Da ricalcolare invece l’interdizione dai pubblici uffici, che secondo il sostituto procuratore Antonello Mura doveva essere ridotta da 5 a 3 anni.

Le reazioni

Il leader di Sel Nichi Vendola: “Ora il Pd non può rimanere alleato di Berlusconi”.

Beppe Grillo: “Berlusconi è morto. Viva Berlusconi! La sua condanna è come la caduta del Muro di Berlino nel 1989”.

Il segretario del Pd Gugliemo Epifani: “Valuteremo in base a reazioni del Pdl”.

Il Presidente Giorgio Napolitano: “Strada maestra è il rispetto della magistratura”.

 

Pubblicato giovedì, 1 Agosto 2013 @ 19:46:01     © RIPRODUZIONE RISERVATA