Scuola Melone, un genitore attacca: "Preside modello o sceriffo giustizialista?" • Terzo Binario News


Sono il papà di una alunna modello (a detta dei professori) della Scuola Media “C. Melone”, iscritta in questa scuola dopo attente valutazioni. Sulla figura del Preside Agresti ho sentito pareri diametralmente opposti, ma alla fine ho considerato la sua fama di preside severo necessaria per gestire un numero così elevato di alunni.

Dopo tre anni di frequentazioni, però, mi sono dovuto ricredere. Non ritengo utile in questo momento entrare nella diatriba tra lui e il Sindaco Grando (questione mensa scolastica) o nella gestione delle restrizioni per il Covid (e ci sarebbe tanto da dire), ma non riesco ad accettare in alcun modo il ricorso che si fa sistematicamente alle sanzioni disciplinari.

Quando ero un ragazzo la sospensione era vista come la punizione da adottare in caso di episodi estremamente gravi, invece alla Corrado Melone si applica con una superficialità sconcertante. Settimane di sospensione per episodi tutt’altro che gravi.

A questo punto le domande sorgono spontanee: tali punizioni non sono sproporzionate in relazione alle mancanze? Sono veramente un deterrente? Non è che il preside sia diventato schiavo del suo personaggio? Un ragazzo che si trova a saltare settimane intere di didattica con quali difficoltà potrà recuperare?

L’attaccamento agli alunni del preside Agresti è innegabile, ma forse questo desiderio di educare sta sconfinando in abuso di potere. Quello di cui abbiamo bisogno è un preside fermo, ma giusto, non di uno sceriffo.

Lettera firmata

Pubblicato domenica, 18 Aprile 2021 @ 06:00:00     © RIPRODUZIONE RISERVATA