Processo Vannini, domani a Roma la requisitoria della Pm • Terzo Binario News

Il processo Vannini è arrivato a una delle sue tappe principali. Stamani alla Corte d’assise di Roma si terrà la terzultima udienza del procedimento, con la requisitoria del pubblico ministero di Civitavecchia Alessandra D’Amore, nella quale presenterà ai giudici la richiesta di pena per gli imputati. Alla sbarra Antonio Ciontoli, il maresciallo della Marina che si è accollato la responsabilità dello sparo, la moglie Maria Pezzillo e i figli Martina e Federico. La fidanzata di quest’ultimo, Viola Giorgini, è accusata di omissione di soccorso. I cinque devono rispondere della morte di Marco Vannini, il ventenne cerite colpito da un proiettile sparato nella villetta dei Ciontoli di Ladispoli, dove risiede la famiglia di Martina Ciontoli, la sua fidanzata di allora.
La dottoressa D’Amore dovrà raccontare al collegio presieduto da Anna Argento con giudice a latere Sandro Di Lorenzo quale sarà la sua ricostruzione dei fatti e, come si accennava in precedenza, quali saranno le richieste di pena in base alle rispettive responsabilità che hanno avuto i protagonisti nella vicenda.

Poi toccherà alle requisitorie delle parti civili e della difesa prima di giungere alla sentenza, che probabilmente arriverà il 18 aprile.
Alla Cittadella Giudiziaria di Roma sono sfilati tantissimi testimoni e periti, nominati dalla corte, da difesa accusa e parti civili oltre agli imputati stessi, per cercare di ricostruire i fatti accaduti quel giorno.
Potrebbe pesare più delle altre la superperizia presentata dai medici specialisti Antonio Oliva, Francesco Alessandrini e Andrea Arcangeli, nella quale hanno stabilito che Vannini avrebbe potuto salvarsi se fosse stato soccorso in tempo.
In trepida attesa anche mamma Marina, che non ha perso nessuna delle udienze, neanche quelle per lei più dolorose.

Pubblicato martedì, 20 Marzo 2018 @ 20:08:03     © RIPRODUZIONE RISERVATA