Maggioranza senza numeri nel Municipio XI, Sappia (M5S) passa al gruppo misto: "Era inevitabile. Troppe decisioni calate dall'alto" • Terzo Binario News

Maggioranza senza numeri nel Municipio XI, Sappia (M5S) passa al gruppo misto: “Era inevitabile. Troppe decisioni calate dall’alto”

Mar 13, 2019 | Politica, Roma

Bordate su bordate nel Municipio XI, dove la maggioranza del M5S si ritrova senza numeri. La consigliera Francesca Sappia, oggi 13 marzo, ha ufficializzato il passaggio al Gruppo Misto. Adesso i pentastellati hanno dodici esponenti in Consiglio con il presidente, Mario Torelli. Tredici le pedine della minoranza.

Ma cosa è accaduto? Francesca Sappia da un pò stava valutando la scelta di smarcarsi dal M5S. Su Facebook, ha citato Confucio – “Vedere ciò che è giusto e non farlo è mancanza di coraggio” – e poi il cambio di passo. “Era inevitabile ” ha detto a Terzo Binario “il Movimento Cinque Stelle non rispecchiava più i valori in cui credevo”. Ossia “stare per strada, ascoltare i cittadini”.

Un contrasto con gli ex compagni di viaggio che è cominciato a gennaio: “Quasi tutte le decisioni venivano calate dall’alto”. Ma da chi? “Dal Comune. E poi venivano avallate da una piccola parte della maggioranza”.

In concreto, le questioni che hanno portato al muro contro muro sono state la sperimentazione sul viadotto della Magliana (“non ero d’accordo sul restringimento della carreggiata”), la preferenziale di via Portuense (“ho votato con le minoranze, ho ascoltato i cittadini che hanno manifestato le loro perplessità”) e i fondi sulla riduzione di rischio idrogeologico a Piana del Sole, che non sono stati confermati.

Ora è cominciato un nuovo capitolo della vita politica di Francesca Sappia nel Municipio XI: “Valuterò volta per volta come votare, se a favore o meno. Sfiducia al presidente Torelli? Per adesso no. Sono convinta che le cose posso essere corrette, anche se mancano praticamente due anni al termine della legislatura”.

Con una postilla: “Credo nel M5S, a livello nazionale. A livello municipale e comunale no. Soprattutto a livello comunale. Se me ne sono andata, un motivo c’è”.