Le scoperte sul campanile di San Giulio di Civitavecchia... senza effettuare scavi • Terzo Binario News

Le scoperte sul campanile di San Giulio di Civitavecchia… senza effettuare scavi

Mar 25, 2025 | Civitavecchia, Cultura

(foto Francesca Pontani) Il campanile di San Giulio, poi Sant’Egidio, è stato al centro della conferenza stampa promossa dall’Amministrazione comunale per presentare i risultati di un importante studio condotto dalla Cattedra di Archeologia Medievale del Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università “La Sapienza” di Roma.

Ad aprire l’incontro è stata la vice sindaca Stefania Tinti, che ha espresso la soddisfazione dell’Amministrazione per un lavoro che rappresenta un tassello prezioso nella valorizzazione del patrimonio storico e archeologico della città, sottolineando come interventi di questo tipo restituiscano visibilità a luoghi significativi, capaci di raccontare la profondità della storia civitavecchiese.

È quindi intervenuta la delegata al patrimonio archeologico, monumentale e artistico Roberta Galletta, che ha ringraziato l’Amministrazione per aver dimostrato una sensibilità nuova nei confronti di una parte della storia cittadina spesso dimenticata, e ha affermato che questa attività rappresenta la volontà di piantare un seme per il futuro: la cultura storica di questo meraviglioso territorio può rappresentare infatti una prospettiva concreta di sviluppo e di crescita.

Scoprire la storia per valorizzarla e, con essa, progettare un futuro che non sia fondato solo sull’industria ma anche su un turismo culturale consapevole e sostenibile. L’architetto Francesco Correnti ha poi ricordato come il campanile sia apparso per la prima volta sulla copertina di un libro nel 1971, in occasione del convegno “Civitavecchia da salvare” organizzato con il Comune e le Soprintendenze sulla scia dell’iniziativa nazionale “Italia da salvare”, nata per denunciare le ferite inferte alle città dalla stratificazione urbana moderna.

Correnti ha sottolineato che oggi come allora l’unico metodo per andare avanti è l’unità di intenti tra associazioni, amministrazione e istituzioni scientifiche, affinché la memoria storica si traduca in progettualità condivisa. La professoressa Francesca Romana Stasolla ha quindi ringraziato l’Amministrazione per aver sostenuto con convinzione l’attività di ricerca, ribadendo il forte legame tra l’Università La Sapienza e la città di Civitavecchia, e ha ricordato i traumi profondi che il territorio ha vissuto, dallo spopolamento di Cencelle al tragico bombardamento della Seconda guerra mondiale, che nonostante tutto non hanno impedito il formarsi di una stratificazione storica complessa e ancora tutta da leggere.

Ha concluso l’incontro la professoressa Federica Vacatello, che ha illustrato nel dettaglio il lavoro svolto sul campo, condotto attraverso lo studio di carte tecniche, rilievi digitali, l’utilizzo di droni, analisi geomorfologica e storico-catastale. Il campanile, ha spiegato, è situato in un crocevia strategico, all’interno di un sistema viario che affonda le sue radici fino all’età tardo antica. Gli elementi emersi dallo studio indicano che l’edificio di culto era inserito in una viabilità complessa, molto antica e molto battuta, a conferma della sua rilevanza nel sistema insediativo del territorio. Il metodo non invasivo adottato ha permesso di acquisire elementi significativi senza ricorrere a scavi, ma con un approccio archeologico fondato su una lettura attenta delle evidenze architettoniche e delle connessioni storiche che questo luogo conserva.