Las Vegas, Macao ma non solo. L’impatto dei casinò sul turismo • Terzo Binario News

Nonostante la rivoluzione dell’online, i casinò terrestri continuano a resistere. Anzi, rilanciano e si fanno promotori di turismo, intrattenimento e accoglienza.

Partiamo da questi dati: 42 milioni e 500 milioni di turisti solo nel 2019. A tanto ammontano i turisti che, cinque anni fa, hanno visitato Las Vegas. Nel 2022 è stata di 38 milioni, +20% rispetto all’anno precedente. Il motivo di questo turismo? Ovviamente i casinò, volano di sviluppo per tante altre filiere ad essi collegati.
Nell’era del digitale, del gioco da casa, delle app e delle piattaforme online, i casinò terrestri continuano a tenere botta e soprattutto rilanciano, ritagliandosi una fetta nuova di mercato.

Come si legge sempre nell’articolo “Dall’azzardo al lusso: come i casinò hanno ridefinito il turismo e l’entertainment”, pubblicato da Silvia Urso nel blog Giochidislots.com, “i casinò hanno visto una trasformazione senza precedenti negli ultimi 30 anni, andando a coinvolgere altre esperienze di intrattenimento come spettacoli, attrazioni, oppure ristoranti di alta qualità, ricezione turistica. A Las Vegas, ad esempio, sono riusciti a superare la transizioni multigenerazionali: da un lato investivano su eventi e room dei casinò, dall’altro guardavano al mondo del lusso e dei resort”.

Secondo quanto riporta sempre Urso di Giochidislots.com, “nell’era pre covid 19 oltre 200 mila persone lavoravano a Las Vegas nei casinò o negli hotel collegati ad essi. Un impatto economico incredibile che non è qualcosa solamente statunitense. Prendiamo Macao, ad esempio. Qui il peso dei casinò è sempre più forte e sono arrivati ad attirare quasi 40 milioni di turisti negli ultimi anni, rappresentando un vero e proprio fiore all’occhiello della città, ormai sempre di più capitale del gioco d’azzardo a livello mondiale”.

Un fascino, un’attrazione, un ruolo a cui non si sottrae neanche il mercato italiano, con l’esperienza dei casinò di Venezia e di Sanremo. Quest’ultimo, infatti, rappresenta una destinazione rinomata e gettonatissima per il gambling e il turismo sulla Riviera ligure, un luogo in cui si abbina divertimento, intrattenimento ed arte. Situato in un edificio storico sul lungomare, il casinò è stato fondato nel 1905 e il suo nome è ormai legato al Festival della Canzone Italiana. Tutto questo rende il Casinò di Sanremo non solo una calamita per giocatori italiani e internazionali, ma ne fa un protagonista della vitalità economica della città attraverso l’occupazione e le entrate fiscali.

Stessa cosa, dicevamo, per Venezia, che offre ben due strutture: Casinò di Venezia Ca’ Vendramin Calergi e il Casinò di Venezia Ca’ Noghera. Il primo è famoso per la sua architettura rinascimentale e ospita giochi classici come roulette, blackjack e slot machine, mentre l’altro, il Ca’ Noghera, è più moderno, si trova vicino all’aeroporto e abbina esperienze di gambling a quelle di ristorazione e gastronomia locale.

In un mondo segnato sempre di più dall’innovazione del digitale, non mancano insomma storie diverse, in controtendenza. Così i casinò terrestri continuano a scrivere la loro personale storia. Una storia che a volte, come nel caso di Venezia e Sanremo, viene da molto lontano, si mescola con il passato. E si getta, grazie a nuove idee e a nuovi progetti, verso il futuro.

Pubblicato domenica, 30 Giugno 2024 @ 11:55:13     © RIPRODUZIONE RISERVATA