Ladispoli, studenti della Corrado Melone ospiti a RAI ISORADIO • Terzo Binario News

isoradioRiceviamo e pubblichiamo – Ormai è trascorso molto tempo, ma ci piace raccontare una cosa importante per noi. I primi ad inaugurare la rubrica radiofonica di RAI ISORADIO che ospita studenti da tutta Italia siamo stati noi!

La nostra scuola è infatti conosciuta un po’ dovunque e poiché l’obiettivo della rubrica è far conoscere le esperienze delle scuole italiane, siamo stati invitati a partecipare in diretta alla trasmissione. Eccoci così a Saxa Rubra, nella cittadelle televisiva, trasportati in auto da alcuni genitori, che ringrazio per la loro disponibilità, pronti per raccontare a tutta l’Italia i progetti che attuiamo a Ladispoli.

Lo studio radiofonico è molto semplice: c’era un tecnico della regia e, in una stanzetta isolata, il conduttore. Il tecnico ci ha spiegato che è ormai quasi tutto automatico, anzi ci sono stazioni radio che funzionano 24 ore su 24 senza la presenza di esseri umani: è il computer ad inviare la sequenza di canzoni, intervallate da messaggi pubblicitari o stacchetti musicali prefissati.

Il simpaticissimo conduttore ha davanti una serie di monitor, dai quali legge tutte le notizie sul traffico presente sulle strade italiane ed i messaggi che gli giungono dagli automobilisti.

Solo due di noi, Sara e Angelica, hanno potuto parlare ai microfoni e rispondere alle domande del conduttore, gli altri erano metà dentro la stanzetta di trasmissione, l’altra metà insieme alla regia con i professori ed i genitori. Sara e Angelica hanno così parlato con il conduttore le attività della nostra scuola, fra cui il progetto “La Corrado Melone incontra” e le attività svolte sulla sicurezza stradale. Avrei dovuto parlare anche io al microfono, così come la professoressa Pascucci mi aveva incoraggiato a fare, ma ho rifiutato perché avevo paura che a causa della tensione mi sarei bloccato. Durante la diretta radiofonica, vedendo parlare così sicure e tranquille le mie due compagne, mi sono pentito di non averlo fatto: era come fare una chiacchierata con il conduttore. Comunque quasi alla fine della trasmissione, nonostante la scaletta delle canzoni da trasmettere fosse predefinita, il conduttore ci ha chiesto cosa volessimo ascoltare e noi stessi abbiamo “lanciato” la canzone successiva che ha chiuso il nostro intervento: “My stories” degli One Direction..

Ma la visita alla RAI non è terminata così. Infatti lasciato lo studio di trasmissione di ISORADIO, che ha la funzione di tenere informati gli automobilisti su tutti gli eventuali problemi di traffico sulle strade italiane, siamo stati ospiti di un ingegnere che lavora in RAI da tantissimi anni e ci ha soddisfatto tante curiosità. Ad esempio ISORADIO si chiama così perché in tutta Italia dovrebbe trasmettere sulla stessa frequenza, pari a 103,300 MHz (cioè la musica e le parole vanno a modulare la frequenza generata da elettroni che oscillano 103300000 volte in un secondo), in modo che l’automobilista, viaggiando in tutta Italia, non sia obbligato a cambiare continuamente la stazione di ascolto alla radio, durante il suo percorso. Ma non è così. Infatti quando nacque ISORADIO, oltre 20 anni fa, la frequenza di 103,300 MHz era già di proprietà di alcuni privati proprio a Roma. Quindi se in praticamente tutta Italia la frequenza di trasmissione è quella, a Roma ISORADIO trasmette sui 104,500MHz. In effetti anni fa la “proprietà” delle frequenze per trasmette era dello Stato, ma negli anni ‘70 ci fu una liberalizzazione e tanti privati si accaparrarono le frequenze per trasmettere liberamente. In effetti, ci ha detto l’ingegnere, in Italia si è veramente esagerato e la quantità di onde elettromagnetiche che ci investono e ci permettono di trovare una trasmissione radio ogni pochi MHz è incredibile e purtroppo ancora non sappiamo con certezza che queste onde non ci facciano male. Ma tanto a quelle della radio e della TV ora si sono aggiunte anche quelle dei telefonini e dei WIFI per cui siamo tutti immersi in un gigantesco e fortissimo campo elettromagnetico. Questo non accade all’estero: ad esempio in Svizzera ce ne possiamo accorgere accendendo la radio ed osservando che sono solo pochissime le radio che trasmettono. Che le onde elettromagnetiche non siano sicure lo dimostra anche il fatto che Radio Vaticana ha dovuto spegnere alcune sue antenne che trasmettevano da Cesano perché accusate di provocare tumori.

L’ingegnere ha poi spiegato che ISORADIO trasmette le informazioni “certificate”, cioè controllate come vere dalla Polizia di Stato (incidenti, interruzioni, code eccetera), ma anche i messaggi degli automobilisti che avvertono delle presenza di qualche problema. La differenza fra i due tipi di informazioni è che le prime arrivano in ritardo (la Polizia deve controllare), ma sono certamente vere, le seconde arrivano quasi istantaneamente, ma non si può essere sicuri che l’automobilista che ha inviato il messaggio stia dicendo la verità.

Ci ha poi spiegato che il termine “blocco” del traffico significa che la strada è momentaneamente interrotta e le auto non possono passare, mentre normalmente noi parliamo di “blocco” anche quando la coda diventa “pesante” e si è costretti ad attendere troppo nonostante non ci sia alcun “blocco”, ma solo perché la coda si sta smaltendo lentamente.

Un’altra curiosità riguardava le previsioni meteorologiche. In realtà ISORADIO; anzi la RAI, riceve le notizie di prima mano sulla situazione attuale e sulle previsioni direttamente dal servizio meteorologico dell’aeronautica militare e poi le inoltra a tutti, comprese le altre radio o i siti web, i quali semplicemente aggiungono “colore”, ma le notizie si possono avere gratuitamente e immediatamente collegandosi al servizio della RAI, scaricando una semplice “app” sul telefonino.

Ci ha detto poi che troppe persone muoiono sulle strade a causa del mancato rispetto delle regole del codice della strada. Il codice della strada non è una regola assurda che impone azioni insulse, ma è semplicemente un insieme di regole sul comportamento che permetta di avere sicurezza, insomma di non morire stupidamente. Se c’è un cartello di limite di velocità, il motivo è che superandolo si rischia di non avere sotto controllo tutta la situazione e magari non si avrebbe tempo di frenare se comparisse un ostacolo o un bambino. Proprio sul tema della sicurezza in strada ISORADIO ha puntato tutta la sua forza e tutti hanno insistito in un modo o nell’altro sul fatto di essere prudenti e non cercare di morire per una sciocchezza, come un casco non allacciato, un attraversamento distratto della strada, un sorpasso azzardato, una corsa senza senso eccetera. Ci hanno anche invitati a partecipare ad un gioco con ISORADIO: preparare un video che sarà postato sulla pagine web della radio: vincerà il più bello fra quanti giungeranno.

All’entrata di uno degli edifici del tg2 la nostra guida Francesca Scancarello ci ha mostrato un modello in scala, un plastico, degli studi Rai e ci ha spiegato cosa si fa in ogni studio. Dopo siamo entrati in uno studio dove c’erano alcune persone che si occupavano dell’audio e della grafica dei programmi televisivi, ci sono stati mostrati alcuni macchinari e computer che si utilizzano per registrare i vari programmi. La vista è poi proseguita negli studi del TG2, dove abbiamo visto le postazioni dei giornalisti e le telecamere fisse e mobili: un vero spettacolo. Sapevate che i testi delle notizie che leggono gli speaker sono scritti proprio da loro? Infatti i giornalisti dei TG non sono degli attori o dei semplici “lettori” (il testo non lo imparano a memoria, ma lo leggono direttamente guardando verso le telecamere dove un semplice gioco di specchi mostra loro cosa devono dire), ma veri e propri giornalisti che preparano gli “articoli” e poi li leggono. Lo studio del Tg2 era molto grande con grandi schermi e macchine sofisticate che si utilizzano per le dirette; è stato molto divertente perché le nostre immagini venivano trasmesse sui grandi schermi; ne abbiamo approfittato per fare una foto di gruppo dietro davanti a uno di questi.

Vedere il dietro le quinte degli studi televisivi, quello che succede durante una trasmissione radiofonica in diretta, i vari macchinari che utilizzano sono cose che non capitano a tutti i ragazzi. A me piace molto l’informatica e vedere telecamere e computer sofisticati mi ha davvero affascinato, facendomi capire l’importanza dell’informatica e delle sue applicazioni. Mi ha fatto piacere che noi ragazzi della 3M della scuola “Corrado Melone” siamo stati i primi, quest’anno, ad aprire una rubrica di Isoradio dedicata ai ragazzi. 

Il mondo dell’informazione è veramente appassionante e chissà che qualcuno di noi un giorno non si siederà su quelle sedie? Intanto alcuni nostri compagni hanno realizzato un video che è stato pubblicato oggi sul sito di ISORADIO: http://www.isoradio.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-83b16537-809c-4666-ae5f-d8bc7568afff.html#, se volete aiutarci a vincere la gara, cliccate sul video mettendo LIKE sui vari social network.

Pubblicato giovedì, 30 Aprile 2015 @ 07:54:25     © RIPRODUZIONE RISERVATA