Riceviamo e pubblichiamo – Gentile redazione
mi chiamo Giampiero, sono un vostro fedele lettore e spesso mi incuriosisce leggere “l’opinione del cittadino medio” quale io mi pregio di essere.
L‘altro ieri mi è capitato di assistere ad un episodio spiacevole di assoluta attualità che mi piacerebbe condividere con voi.
Dopo innumerevoli telefonate ho preso un giorno di permesso dal lavoro per andare a ritirare il certificato sostitutivo di licenza media di mio figlio presso la segreteria dell’Istituto comprensivo “Ilaria Alpi” di Ladispoli per poter provvedere alla conferma d’iscrizione del ragazzo presso la scuola superiore (che va fatta entro il 10 luglio).
Come al solito sono stato accolto dalla maleducazione del personale posto all’ingresso dell’istituto e da una lunga fila di genitori “imbufaliti” poichè al 6 luglio i suddetti certificati (indispensabili per l’iscrizione che, se le leggi italiane non sono cambiate, per ragazzi di 14 anni è obbligatoria) non sono ancora pronti perchè la Preside, per motivi sconosciuti, non ha ancora apposto la propria firma.
Una povera impiegata sudaticcia ed impacciata si è dovuta sorbire gli sfoghi di genitori esasperati che, giustamente, invocavano motivazioni valide, spiegazioni che la poveretta non poteva dare, con il risultato di esacerbare ulteriormente gli animi.
Scaduta la misera oretta a disposizione di noi genitori, venivamo invitati a lasciare i locali dell’istituto e ritornare per ricevere, speriamo, l’agognato certificato dopo due giorni.
Questi in sintesi i fatti, alla luce dei quali mi sono venute in mente alcune considerazioni:
– come è possibile che un Dirigente sia così tanto distante dai bisogni dei propri utenti da non sentire neanche il bisogno di rispondere in prima persona al grave disagio provocato, lasciando in pasto alla “folla” una povera impiegata senza risposte? dove era la sua più stretta collaboratrice sottratta all’insegnamento per sostituirla nei momenti in cui lei è impegnata in altre attività?
– come è possibile che altre istituzioni scolastiche presenti sul territorio, ad esempio la “Corrado Melone” che ha il doppio delle sezioni di scuola secondaria di primo grado (12 anzichè le 6 dell’Ilaria Alpi), riescano il 30 giugno a consegnare in aula consiliare ai più meritevoli il certificato sostitutivo in una vera e propria cerimonia alla presenza delle autorità cittadine con l’intento di valorizzare le eccellenze nelle scuole e finalmente premiare il merito? ed il giorno successivo questi “supereroi” della pubblica amministrazione trovino il tempo di connsegnare i restanti attestati a tutti gli altri alunni?
– come è possibile che nonostante l’impiego di fondi statali per l’informatizzazione della scuola, la creazione di un sistema di divulgazione delle informazioni (il ROLE) ed un sito internet non si riesca a comunicare ai genitori la data reale di consegna degli attestati in modo da evitare scene PIETOSE come quelle vissute il 6?
– come è possibile che si parli tanto di BUONA SCUOLA e qui non si riesca a fare neppure una SCUOLA NORMALE?
– Cosa succederà quando entrerà in vigore la nuova norma in cui il Preside sarà ancor più l’unico referente e l’unico giudice delle proprie azioni? Se l’altro ieri non si è voluta “abbassare” a darci spiegazioni dall’anno prossimo cosa accadrà?
Io credo che oggi non ci sia più spazio per il pressappochismo nelle istituzioni, non c’è più spazio per l’incompetenza e il menefreghismo che spesso impera nella classe dirigente del nostro Paese, non è possibile che siamo costretti ad idolatrare coloro che fanno bene il loro dovere e sopportare con pazienza e rassegnazione chi introita mensilmente uno stipendio (cospicuo o meno che sia) per svolgere una funzione dirigenziale e che non ci mette la faccia ogni volta che sbaglia o che accade qualche problematica.
Non è possibile che un NOSTRO dirigente non sia disponibile a risolvere prontamente la situazione, dov’era il 6 luglio la Professoressa Palagi mentre nella sua scuola i genitori chiedevano spiegazioni? cosa pensa di fare per avvicinare l’utenza alla sua scuola? come pretende che altri genitori abbiano la voglia di affidare la prorpia prole alle sue “amorevoli” cure?
Cari Presidi i vostri alunni vi guardano e da voi apprendono! e noi poveri cittadini siamo stufi di sopportare i vostri atteggiamenti di disinteresse nei nostri confronti, voi siete la via che conduce alla conoscenza, ma noi siamo la linfa vitale della vostra istituzione, noi siamo gli utenti della strada e non i vostri devoti sudditi. Voi meritate che noi facciamo sacrifici affinchè si investa sempre di più nella scuola, ma di contro noi meritiamo un trattamento diverso da quello ricevuto.
Grazie per l’attenzione e spero che quanto riferito non colpisca la suscettibilità di alcuno, la mia lettera non ha intenzione di offendere, ma di esortare chi ha il dovere e gli strumenti per farlo a porre più attenzione nel rapporto con gli altri, questa sarebbe buona regola per tutti, ma dovrebbe essere un obbligo per chi occupa una posizione di potere.
Giampiero Serio