Ladispoli, la celebrazione del 4 novembre raccontata dagli studenti della Corrado Melone • Terzo Binario News

IMG_2729Riceviamo e pubblichiamo – II 4 Novembre è l’anniversario dell’entrata in vigore del cosiddetto armistizio di Villa Giusti, del 1918, col quale si fa coincidere in Italia la fine della Prima guerra mondiale.

Noi della “Corrado Melone”, insieme agli studenti di tutte le altre Scuole di Ladispoli, abbiamo voluto festeggiare la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, che garantiscono la nostra libertà e sicurezza, insieme a rappresentanti di tutte le forze militari che operano nel nostro Paese e fuori. Questo è per noi, bambini e ragazzi, un momento di riflessione sulla sicurezza, sulla giustizia e sulla pace a livello internazionale. È anche il giorno in cui dobbiamo ricordare i nostri caduti, che ci hanno permesso di vivere ora in un paese senza guerra.

È una ricorrenza importante per il nostro paese, e specialmente per i nostri militari: vorrei ricordare tutti quelli che sono caduti per salvare i propri concittadini. Mi viene in mente l’esempio coraggioso di Salvo D’Acquisto, il giovane Vice brigadiere dei Carabinieri che, a soli 23 anni, si sacrificò al posto di 22 innocenti cittadini che nel Settembre del 1943 furono rastrellati e portati ai piedi della torre di Palidoro, per essere giustiziati per rappresaglia dalle SS. Vorrei ricordare anche i nostri soldati che svolgono missioni di pace in paesi stranieri come l’Afghanistan, il Libano, la Somalia e altri. Forse in passato questa festa era più sentita; fino al 1976 il 4 Novembre era un giorno festivo. Poi per razionalizzare le spese e incentivare la produttività. la festività fu abolita. Ma negli ultimi anni, e noi lo testimoniamo, in molti comuni questa festa viene celebrata con tante belle iniziative.

Le Forze Armate sono indispensabili per la pace nella nostra società, perché aiutano i cittadini in caso di difficoltà e fanno rispettare a tutti le regole, senza le quali non potremmo vivere in armonia con gli altri. Se le Forze Armate non esistessero, la società moderna sarebbe molto diversa, piena di malfattori e fatti criminali, una società in cui la gente non potrebbe più vivere in tranquillità.

Secondo me, le Forze Armate sono un po’ come i supereroi: sono uguali a noi ma hanno una grande forza di volontà che li aiuta a sconfiggere il male e ciò li rende speciali. Le Forze Armate sono uomini e donne che hanno il compito di garantire la nostra sicurezza, la sicurezza della nostra nazione. Ieri, sono stati soldati che sono caduti, sacrificando la loro giovane vita per un ideale di Patria, di attaccamento al dovere, ideali che oggi i nostri militari portano come contingenti di pace nel mondo. Per noi giovani la prima guerra mondiale è un evento accaduto in un lontano passato, ma dobbiamo renderci conto che la guerra, purtroppo, non è un avvenimento poi così distante dall’attualità. Per noi, che abbiamo la fortuna di vivere in tempo di pace, è importante ricordare, riflettere sulla nostra storia, non solo per dedicare un pensiero a quei giovani coraggiosi, ma per imparare dal passato, cercando di migliorare sempre il nostro futuro, evitando di ripetere ciò che è accaduto. Perché l’odio ed il rancore distruggono tutto. Anime, vite, luoghi. Bisogna usare le nostre menti per costruire, tutti insieme un mondo migliore. Perché il mondo siamo noi. Grazie, amici delle Forze Armate per esserci sempre, pronti a lasciare le vostre famiglie, per la sicurezza e l’aiuto che date a tutti noi. Per proteggere la popolazione, impedire ingiustizie e disastri scendono in campo i carabinieri, la polizia, la guardia di finanza, la guardia costiera, la marina militare, l’aereonautica militare, i vigili del fuoco e molte altre. Le forze armate sono unite e portano avanti a testa alta e con onore questa missione, anche se mettono a repentaglio la propria esistenza. Noi ragazzi, crescendo, iniziamo a vedere le forze armate non più con paura, come a volte da bambini ci succedeva, ma ci sentiamo protetti. Spesso ci chiediamo: “Come fate? Quale coraggio avete avuto, nel momento in cui avete scelto la vostra professione?”. E poi ancora ci chiediamo se le vostre famiglie sono state fiere della scelta che, in qualche modo, ha obbligato anche loro a dei sacrifici. Secondo me, tutti nell’animo siamo un po’ come forze armate, quando aiutiamo qualcuno ad alzarsi, a superare gli ostacoli e a seguire la retta via.

Ammiro la modestia che hanno i nostri militari; dopo aver salvato qualcuno, magari a rischio della propria vita, non chiedono niente perché credono nel valore del dovere, della vita umana e della giustizia. Penso che tutti debbano essere ispirati a questi ideali che spingono a far del bene e, sinceramente, non capisco i delinquenti che non riescono a provare la sensazione di felicità nel sentirsi onesti e altruisti. Vedere la gioia di qualcuno che è appena stato aiutato e salvato è la cosa più bella e scoprire quante belle persone si spingono in questa missione, mi fa stare bene. Ammiro chi svolge questa professione e in futuro… chissà magari avrò il coraggio di farmi avanti anche io; mi piacerebbe dare la speranza a qualcuno, essere forte per qualcuno, mi piacerebbe un giorno sentire queste parole rivolte a me da un ragazzo come me, ma soprattutto mi piacerebbe portare nel mondo un futuro di PACE e SERENITÀ!

Siamo molto felici di aver preso parte alla cerimonia in ricordo di chi è morto per noi, anche se ho solo compiuto il semplice e piccolo gesto di scrivere e leggere queste parole con cui voglio ringraziare per quello che questi amici hanno fatto e fanno mettendo a rischio la propria vita per me, grazie anche per aver ascoltato i nostri pensieri sull’attenti in quella giornata soleggiata. Vorremmo trovare un modo per dire il nostro grazie con tutto il cuore, ma il bene che le Forze Armate fanno è troppo grande per poterlo descrivere pienamente.

Pubblicato martedì, 10 Novembre 2015 @ 10:07:04     © RIPRODUZIONE RISERVATA