Ladispoli, Corrado Melone: progetto "Unplugged", prevenzione dipendenze e solitudine adolescenziale. • Terzo Binario News

Riceviamo e pubblichiamo – Da circa un mese, una volta a settimana, la nostra classe, la 2E della “Corrado Melone”, insieme alle prof.sse Addario ed Esercizio, sta partecipando ad un progetto chiamato “UNPLUGGED“, cioè “senza amplificazione”, che riguarda la prevenzione di situazioni in cui possano trovarsi gli adolescenti, comprese le dipendenze di ogni tipo.

Negli incontri già svolti abbiamo parlato di cosa significhi far parte di un gruppo, abbiamo discusso sulla dipendenza dall’alcool, affrontato il tema delle droghe in generale e discusso sulle percentuali dei ragazzi che fanno uso di sostanze. Sono incontri interessanti che ci rendono più consapevoli di certe problematiche perché si affrontano condizioni esistenziali e relazionali che noi viviamo spesso. Una di queste è la condizione di solitudine.

È un fatto più frequente di quanto si pensi. La gente non socievole e timida si isola nel suo mondo e non si esprime con gli altri, ma accade anche quando gli amici o conoscenti iniziano a prendere in giro e cosi ci si chiude; ciò avviene, ad esempio, quando qualcuno ti deride per l’aspetto, per come parli o addirittura per via del tuo nome o cognome! A me, per esempio, è capitato in prima media che tutti mi prendessero in giro per il mio cognome e mi sono sentito isolato. Dopo un po’ mi sono scocciato e sono andato a dirlo alla prof. Questa, quando io non ero a scuola, ha parlato con i miei compagni e tutto si è risolto. Questa mia piccola esperienza dimostra che se qualcuno è isolato bisogna che lo dica per essere aiutato. Non è bello essere presi in giro dagli altri! Anche perché, purtroppo, non tutti reagiamo nel modo giusto e quando ciò avviene, in particolare sui ragazzi della nostra età, l’isolamento ha un effetto molto negativo. È importante stare insieme agli altri, condividere interessi, gioie e dolori. Chi si isola ha sicuramente qualche problema che non riesce a tirar fuori con i suoi coetanei: dovremmo tutti essere più attenti per aiutarlo, magari coinvolgendolo e facendolo partecipare ai nostri discorsi o invitandolo ad uscire il pomeriggio per fare amicizia. Quando ci si sente soli si perde la fiducia in se stessi, forse ci si sente fragili e si ha paura del giudizio degli altri. Bisognerebbe farsi aiutare parlandone , sfogandosi sia con i genitori che con i compagni di classe e bisognerebbe far capire che tutti hanno dei problemi e che insieme si possono risolvere.

A volte, casi di isolamento o emarginazione se non di bullismo, vengono raccontati al telegiornale perché portano addirittura alla morte. Quando non riesci a trovare nessuno che ti possa aiutare a risolvere i problemi, a non avere nessuno a cui confidarli, oppure ti senti emarginato, per esempio per il colore della pelle o per qualcos’altro che ci differenzia dagli altri, questo può anche creare gravi danni alla salute, o portare all’uso uso di droghe o di alti quantitativi di alcol rendendoti dipendente da queste sostanze. È per questo che fin da piccoli bisogna fare amicizie, far parte di un gruppo e farci stare bene anche gli altri. Quando un ragazzo si isola, infatti, vuol dire che non riesce a trovare punti in comune con i pari, si sente incompreso e giorno dopo giorno finisce per rimanere da solo anche perché il gruppo non ti considera più e ti fa sentire una persona inutile. Penso però che anche la società di oggi, con le nuove tecnologie e un loro uso sconsiderato, stia portando i ragazzi a sentirsi sempre più soli. Ma nessuno dovrebbe esserlo. È una cosa insensata . Certo, può capitare che qualcuno ti stia più simpatico e qualcun altro meno, soprattutto a quest’età. Un ragazzo solo con i suoi problemi è convinto che nessuno possa aiutarlo. Invece ci sono persone, intorno, che gli vogliono bene, ma non riescono a farglielo capire.

È importante, quando qualcosa non va, analizzare la situazione per tentare di comprendere cosa c’è che non “funziona” e sicuramente si troveranno delle caratteristiche da cui dipende il malessere e ci si renderà conto che molto spesso questi difetti sono di secondaria importanza e non dovremmo dargli alcun peso! Non capisco come la gente possa essere cosi insensibile e non accorgersi di altri che si sentono soli e hanno semplicemente bisogno di considerazione e amicizia!

classe II E

Pubblicato martedì, 28 Marzo 2017 @ 09:30:26     © RIPRODUZIONE RISERVATA