La leggenda Fred Wesley trascina il pubblico del Tolfa Jazz: un successo la serata della black music • Terzo Binario News

La seconda giornata del Festival ha visto anche le esibizioni di Elli De Mon, Fire Dixie Band e Marco di Folco con The Power Shakers

di Cristiana Vallarino

L’anfiteatro gremito e tutti gli spettatori a ballare e a cantare con Fred Wesley e i suoi eccezionali musicisti: non poteva andare meglio la seconda serata del Festival Tolfa Jazz, dedicata alla black music.

Del resto, il suo principale protagonista è una leggenda che, a 79 anni appena compiuti, ha letteralmente trascinato il pubblico accorso da tutto il comprensorio per ascoltarlo, suonare il suo trombone e cantare.

Il pubblico ha affollato le gradinate e alla fine si è scatenato ballando

Wesley – come ha detto al microfono – è cresciuto a Mobile, in Alabama, iniziando al trombone con Ike e Tina Turner. Poi è stato direttore musicale, arrangiatore, trombonista e compositore principale per James Brown dal 1968 al 1975, per passare poi con i Parliament e i Funkadelic di George Clinton. Sideman più famoso del mondo, con i suoi groove ha definito il linguaggio del funk. Ha affiancato gente del calibro di Count Basie, Ray Charles, Pancho Sanchez, Van Morrison. È arrangiatore, produttore e artista in studio. E anche insegnante per giovani musicisti.

Sul palco, in questo tour italiano, sale coi New JB’s, band composta da Bruce Cox alla batteria, Dwayne Dolphin al basso, Reggie Ward alla Chitarra, Peter Wadsen alle tastiere, Gary Winters alla tromba ed Jay Rodriguez al sax e clarino.

Brani rythm&blues, funky, jazz e pure una “love song”: la scaletta è stata accattivante e ha permesso a Wesley di mostrare il suo virtuosismo, così come quello dei suoi musicisti, che hanno avuto ognuno vari momenti di assolo.

Come ribadito dalla presentatrice Manola Camilletti, quella tolfetana era l’unica tappa laziale del tour di Wesley e i suoi, reduci dallo spettacolo a Fano e attesi per il prossimo a Gorizia.

La Fire Dixie Band

La serata è stata aperta dai ritmi di New Orleans della Fire Dixie Band, che aveva già sfilato per le strade nel pomeriggio.

E sempre nel centro storico si è esibita la poliedrica Elli De Mon. Suona chitarra, grancassa, sonagli e canta: una vera e propria one-girl-band. Il suo è un blues con influenze punk e psichedelia indiana. Un mix che, come raccontato lei stessa, ci ha messo un po’ ad incuriosire il pubblico tolfetano. “Ma poi l’ho coinvolto e si è certamente divertito” ha spiegato l’artista, la quale non conosceva la realtà del Festival collinare ma ne è rimasta – come non esserlo – conquistata, lei che gira tutto il mondo suonando nei più importanti eventi. “L’accoglienza dell’organizzazione è stata eccezionale e non è una cosa scontata: tornei volentieri a Tolfa”.

Da sinistra, Egidio Marcari, Fred Wesley, Elli De Mon e Alessio Ligi

L’ospitalità dello staff di Tolfa Jazz – ovvero dell’associazione Etra del presidente Egidio Marcari e del direttore artistico Alessio Ligi – è stata decisamente apprezzata da Wesley e il suo entourage, che viaggia per l’Italia a bordo di un comodo van.

Per loro a fare da camerino, è stata addirittura la sala consiliare del municipio. Qui sono stati appoggiati gli strumenti e il gruppo si è rilassato dopo la cena al ristorante del giardino.

“Tutto davvero buonissimo, la pasta un po’ troppo al dente per me, ma gli zucchini e i beans erano excellent. Io apprezzo i buoni prodotti, ho appena cominciato a dedicarmi all’orto. Noi non mangiamo carne” ha detto Wesley, dalla poltrona di “conigliere comunale”, concedendosi per una simapatica e veloce intervista, sotto lo sguardo professionale e amorevole della sua manager, la figlia Joya. Wesley ha chiarito che chiamare la band The New JB (già Horny Horns) è un omaggio a James Brown, con cui lui ha suonato per due periodi prima e dopo gli anni ‘70.

La band e la presentarice nell’aula consiliare

“Non ero mai salito così in alto per suonare jazz – ha detto ridendo Wesley, ricordando la “long winding road” percorsa poche ore prima -. Ero già stato in Italia, solo per suonare: conosco l’Umbria, Sanremo e Porretta, ma Tolfa mi è davvero piaciuta. Chissà, magari potrei venirci in vacanza!”.

Prima di salire sul palco, Fred Wesley è stato letteralmente assediato da fans venuti da Civitavecchia e da Roma. “Non potevo perdermelo, è un mio mito” ha detto Francesco, che, con i suoi amici, si è portato da casa, rigorosamente protetti dal cellophane, gli lp di Wesley che lui ha autografato. Come ha fatto con quelli che sono stati venduti alla fine del concerto. E naturalmente, selfie a raffica!

I ragazzi venuti da Roma per vedere il loro idolo e farsi autografre i dischi

Come ieri, anche stasera, quando sarà di scena l’Italia con Marcello Rosa, Fabrizio Bosso e Lorenzo Tucci, al giardino si potrà mangiare un menù caratteristico e bere le varie birre artigianali proposte dai Beer Fellas.

Sabato, inoltre, c’era stata la colonna sonora di Marco di Folco & The Power Shakers che è proseguita a notte inoltrata.

Pubblicato domenica, 24 Luglio 2022 @ 14:23:00     © RIPRODUZIONE RISERVATA