“L’Avvocatura comunale non ha mai intrapreso alcuna azione” e spunta una lettera di Grando del maggio 2019
Intervento della legale del professor Riccardo Agresti Giulia Fiorucci, che precisa alcuni aspetti sulla vicenda che ha visto coinvolto il suo assistito.
“Nella veste di avvocato del D.S. Prof. Riccardo Agresti, considerata la grande confusione ingenerata da notizie parziali o non ben contestualizzate, ritengo sia doveroso chiarire in maniera definitiva i fatti all’origine della vicenda che ha visto il D.S. Prof. Agresti dinnanzi all’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, informando anche circa l’epilogo del procedimento disciplinare.
Ho letto in questi giorni alcune inesattezze, spesso attribuite anche direttamente al mio assistito, che però riflettono una visione errata della vicenda, la quale non deve essere ridotta a becera polemica, ma deve essere nuovamente focalizzata sui fatti occorsi.
La vicenda è molto complessa e trae origine da un lungo confronto, a volte scontro, tra il D.S. dell’Istituto Comprensivo “Corrado Melone” e il Sindaco Alessandro Grando sulla questione della mensa scolastica.
La querelle relativa alla mensa nasce dal cambio di destinazione d’uso, con delibera della Giunta comunale, della sala polifunzionale, già mensa e sala concerti, in esclusiva sala teatro, pur non avendone le caratteristiche.
In questa maniera, secondo il D.S. Agresti, è stato impedito l’uso della sala agli alunni, nonostante la realizzazione della stessa sia ancora pagata in parte con i proventi della mensa. Attualmente i genitori stanno quindi pagando per far mangiare i propri figli sui banchi.
Da questo argomento è nata una diatriba tra la Scuola e l’Amministrazione Comunale, sfociata in diverse dichiarazioni delle parti, sui giornali e sui social network.
Il Sindaco Grando, prendendo spunto da questi confronti, ha apertamente esercitato in più occasioni pressioni sull’USR per far valutare la posizione del Dirigente Scolastico.
Il Primo Cittadino, difatti, con una lettera del 28 settembre u.s. ha chiesto provvedimenti contro il mio assistito all’USR, mettendo in copia anche la Ministra Azzolina, sostenendo di aver subito azioni diffamatorie e denigratorie da parte del Dirigente Scolastico e di aver dato mandato all’Avvocatura comunale per intraprendere le opportune azioni del caso.
Ogni parola del Sindaco è stata però smentita davanti agli Uffici preposti con l’allegazione di copiosa documentazione e sono state portate prove di tutt’altra realtà dei fatti. Sia chiaro che l’Avvocatura comunale non ha mai intrapreso alcuna azione, non sussistendo alcun reato di diffamazione, né tantomeno una lesione di immagine tutelabile dinnanzi all’Autorità Giudiziaria.
Quanto addotto dal Sindaco è stato approfondito, parola per parola, fatto dopo fatto, con una lunga memoria difensiva in cui sono stati ripercorsi tutti gli accadimenti e contestate nel merito tutte le gravi accuse formulate.
Pare opportuno precisare che il procedimento disciplinare, che ieri si è correttamente concluso senza l’adozione di alcun provvedimento punitivo, non sussistendo nessuna delle questioni portate sul tavolo dell’USR dal Sindaco, è stato avviato sulla scorta del materiale che proprio quest’ultimo ha inviato in allegato alla missiva del 28/09/2020.
Tale documentazione includeva anche una precedente segnalazione, risalente a maggio 2019, già inviata all’epoca al Direttore Generale dell’USR, al Ministro dell’Istruzione e al Segretario Particolare del Ministro che si concludeva con queste parole: “Le chiedo inoltre di sapere se intende riconfermare per il prossimo anno scolastico il Prof. Riccardo Agresti come dirigente scolastico nella città di Ladispoli”.
Abbiamo ritenuto, pertanto, doveroso riportare i fatti più che continuare ad alimentare una sterile polemica. A tal fine, anche il terreno dei social network è stato volutamente abbandonato, poiché per la vicenda che ci occupa è stato in grado solo di alimentare false informazioni e dicerie, trattandosi invece di argomenti molto complessi.
La realtà dei fatti ha dato ragione al Prof. Agresti, il quale in questa occasione ha riscontrato il grande supporto di altre Istituzioni, della Comunità e dell’intero comparto scolastico, con l’invio all’USR di lettere di sostegno ed ammirazione per il lavoro svolto all’I.C. “Corrado Melone”.
Colgo l’occasione per ricordare a tutti gli attori di questa vicenda, che il D.S. Agresti sta lottando da tempo per la “questione mensa” e che il suo unico e reale interesse è il benessere dei suoi alunni, ad oggi costretti ancora a mangiare sui banchi.
Il procedimento disciplinare si è trasformato allora in una preziosa occasione di confronto con l’USR, pertanto il mio assistito ha deciso di coinvolgere i suoi superiori in questa battaglia che, Insieme ai genitori, sta portando avanti da tempo.
Auspichiamo una risoluzione della vicenda in favore degli alunni e siamo a disposizione per qualsiasi chiarimento della vicenda, nella speranza che tutte le Istituzioni coinvolte nei fatti possano collaborare per il bene dei più piccoli”.
AVV. GIULIA FIORUCCI