La Corrado Melone di Ladispoli incontra la banda della Marina Militare • Terzo Binario News

Le forze armate sono costituite da sempre per portare morte, ma è sempre così, o per lo meno non è solo questo il compito delle nostre forze armate. In Italia le forse armate sono spesso chiamate nel Mondo per portare pace e sicurezza. Nel caso della Marina Militare Italiana addirittura è chiamata a salvare vite umane, mettendo in salvo dal mare i disperati costretti a fuggire dalle loro terre su misere barchette o su gommoni. La legge del mare, al di là degli sciocchi che chiedono di lasciar morire in mare queste persone, prevede che si debba obbligatoriamente portare soccorso a chi sia in difficoltà o pericolo di vita e la Marina Militare Italiana fu prima nel mondo ad essere artefice, nel 1979, di un’azione umanitaria, salvando quasi mille naufraghi vietnamiti nel Mar Cinese Meridionale ed ottenendo la medaglia d’oro per i suoi meriti.
Ma la Marina Militare ha deciso di svolgere ancora un altro compito, offrendo ai bambini una lezione diversa dalle altre: una lezione di musica dal vivo. Così gli oltre 100 bambini delle classi prime, seconde e terza primaria (ex elementare) del plesso “Fumaroli” dell’Istituto Comprensivo “Corrado Melone” di Ladispoli, sono stati ospitati nella sala concerto dell’importante Comprensorio Logistico “S .Rosa”, in via della storta a Roma. Ad accogliere i festanti bambini erano i componenti della Banda della Marina Militare che, sotto la direzione del maestro Gian Luca Cantarini, hanno spiegato quali siano gli strumenti di una orchestra molto particolare, come la Banda della Marina Militare con funzioni istituzionali molto importanti, e di ciascuno ne hanno spiegato il funzionamento e le particolarità, eseguendo di volta in volta brani in cui gli strumenti illustrati sono stati protagonisti assoluti o solisti. Durante un’ora circa di concerto, i bambini hanno imparato la differenza che esiste fra un flauto ed un ottavino; cosa sia un fagotto o un sax; la differenza fra trombe, tromboni e corni; come sia fatto un oboe o un clarinetto; come suonino le percussioni e così via. Ma non è finita qui, i bambini hanno anche potuto prendere il posto del mastro d’orchestra e dirigere la Banda nella esecuzione di “YMCA” o della colonna sonora di “Saranno famosi”, divertendosi, cantando tutti in piedi l’inno d’Italia ed imparando la bellezza della musica.

A conclusione della bella e sicuramente indimenticabile esperienza, il comandata, Capitano di Vascello Giacomo Polimeni, ha descritto, ai silenziosi ed attentissimi piccoli ascoltatori, la struttura della bandiera della Marina Militare (il tricolore che ha al centro i simboli di 4 Repubbliche Marinare); ha ricordato che è grazie all’italiano Flavio Gioia, inventore della bussola, che le navi oggi possono navigare in mare aperto; ha spiegato l’importante funzione della Marina che difende i commerci dai pirati (gli attuali sono meno romantici, ma molto più pericolosi di quelli dei secoli scorsi) e l’impegno che essa ha per salvare gli immigrati che arrivano su fragili barche sulle nostre coste “fuggendo da guerre e malattie alla ricerca di una vita dignitose da vivere” come ha ricordato il comandante Polimeni. “Per ogni marinaio la solidarietà e nel proprio DNA” ha affermato poi ed ha concluso infine ricordando i marò ancora detenuti in India sperando in una rapida e felice soluzione dell’impasse internazionale. I complimenti finali del comandante per l’attenzione dei bambini sono stati accolti con un fragoroso applauso di ringraziamento soprattutto per il fatto che questo particolare servizio, offerto trasmettendo ai bambini la culturale musicale italiana, non sia stato interrotto dallo spostamento dalla Caserma “Lante della Rovere” (attualmente in ristrutturazione), ma sia proseguito in questo importante e grande comprensorio che ha funzioni strategiche molto importanti.
Tutti possono portare aiuto e cibo ed il cibo lo si da anche ai cani, ma la musica la si offre solo agli uomini e quindi un ulteriore ringraziamento va agli uomini della Banda della Marina Militare Italiana.

Pubblicato martedì, 17 Marzo 2015 @ 08:30:12     © RIPRODUZIONE RISERVATA