Inchiesta TARI Ladispoli: i "nuovi" mezzi per la raccolta rifiuti non sarebbero stati mai acquistati • Terzo Binario News

di Francesco Scialacqua

Dopo i lavoratori pagati meno di quanto dichiarato in fase di gara, ora si scopre che i mezzi non furono mai acquistati né dal comune né dalla Massimi.

Continuiamo il nostro viaggio all’interno della tassa dei rifiuti, in gran parte composta da un appalto dai costi esorbitanti e per il quale al momento in 4 anni non si è riuscito a mettere mano, se non aumentando ancora di più i servizi e le spese. E’ infatti singolare come il comune in rappresentanza dei cittadini non sia stato capace di fare gli interessi dei contribuenti lasciando spazio ad un guadagno per la società. Va infatti detto che non scandalizza il fatto che la Massimi faccia profitto dall’appalto, trattasi di società privata, ma che la controparte non abbia avuto capacità di limitare le spese.

In questa terza puntata affronteremo un altro nodo mai sciolto che riguarda la dotazione dei mezzi, arrivando a concludere che, a differenza di quanto più volte dichiarato, né il comune né la ditta sarebbero proprietari di gran parte del parco macchine utilizzate nell’appalto. In sostanza non sarebbe vero che sono stati comprati tutti automezzi nuovi come investimento per il servizio.

I dati da noi raccolti sono infatti inconfutabili: gran parte dei mezzi utilizzati per la raccolta differenziata e lo spazzamento delle strade sono in leasing, sostanzialmente in affitto. La ditta ha dichiarato al comune che il costo annuale dei mezzi ammonta a circa 920.000 €. Di questo importo in bilancio risulterebbero 250.000 euro circa di leasing.

Sarebbero in leasing 3 spazzatrici. Nell’offerta di gara si parla inoltre di una quarta spazzatrice da impiegare d’estate che non risulterebbe nella dotazione dei mezzi, almeno tra i leasing. Tra i contratti di leasing risultano anche scarrabili, compattatori, rimorchi e trattori.

Il famigerato investimento nell’acquisto di nuovi mezzi non sarebbe quindi tale. Al termine dell’appalto la società infatti può terminare i contratti e quindi tutti i mezzi che erano stati annunciati dal comune come acquistati torneranno alle società di leasing. Non è un caso che i contratti hanno una durata pari a quella dell’appalto.

Si tratta purtroppo di un’altra brutta sorpresa per i contribuenti ladispolani tra cui i più fiduciosi, che speravano almeno in una spesa volta ad investire per il futuro ed invece di investire si pagano regolari rate “d’affitto” dell’attrezzatura.

Pubblicato lunedì, 19 Febbraio 2018 @ 06:52:02     © RIPRODUZIONE RISERVATA