Il Mister del Cerveteri Andrea Gabrielli carica la squadra e i tifosi. Dopo il pareggio contro il JFC Civita Castellana, gli etruschi di nuovo a caccia dei tre punti
La partita di domenica scorsa è stata piuttosto particolare per il Città di Cerveteri. Al Campo Enrico Galli infatti arrivava la JFC Civita Castellana, che in questo inizio di campionato, prima di arrivare in terra etrusca aveva racimolato solamente due punti. Una partita che, prima di numerosi svarioni arbitrali, tra cui un calcio di rigore estremamente dubbio, quasi inesistente come da molti giudicato dalle tribune, aveva visto i verdazzurri allenati da Mister Andrea Gabrielli, relegato in tribuna a causa di una squalifica, anch’essa al limite del paradossale rimediata nella trasferta di Ostia Antica, in completo dominio del campo e del risultato.
Con Patrascu e Falco in grande spolvero infatti, il Cerveteri era andato in vantaggio di due reti, dimostrando non soltanto grande freddezza sotto porta, ma anche una costruzione di gioco che lo scorso anno al Galli si era vista in rare occasioni. Merito questo, anche di un ambiente rinnovato, in perfetta sintonia e che vede il Mister Andrea Gabrielli nei panni di uno straordinario condottiero, che ama come figli i suoi calciatori e che viene considerato quasi come un padre dai suoi ragazzi.
Emblematica infatti è stata l’esultanza al gol del raddoppio del Cerveteri, con i calciatori che sono corsi sotto la tribuna proprio per festeggiare con il loro Mister, un leone in gabbia vittima di una giustizia sportiva che, come più volte affermato da Gabrielli, non è stata particolarmente clemente nei riguardi suoi e del Cerveteri stesso.
Dicevamo, una gara quasi perfetta che il Cerveteri conduceva brillantemente ma che si è conclusa con un risultato che lascia l’amaro in bocca: il 2 a 2 finale infatti, scontenta gli etruschi che a pochi minuti dal triplice fischio finale si sono visti raggiungere dalla compagine ospite.
Sulla gara di domenica e sul momento della squadra, abbiamo raggiunto il Mister, che ha dichiarato: “Come prima cosa ci tengo a fare in ogni caso i complimenti ai miei ragazzi, una squadra fatta da ragazzi per bene e con un attaccamento alla maglia davvero straordinario. Anche domenica, nonostante il risultato, non mi sento di condannarli perché comunque li ho visti fare ciò su cui lavoriamo in settimana, li ho visti vogliosi di giocare e di giocare bene. Dispiace per come sia poi finita perché è innegabile che il rigore è stato estremamente generoso e perché il gol del pari è stato frutto di una disattenzione. Ma ripeto, sono orgoglioso di questi ragazzi, di come si comportano in campo e di come si comportano fuori dal terreno di gioco. L’affetto che ricevo e che ricevono ogni domenica, anche in trasferta dai tifosi rappresenta perfettamente ciò che penso”.
La prossima gara per il Città di Cerveteri sarà però altrettanto impegnativa. Sarà in trasferta, sul campo della Longarina, che si trova ad 8 punti in classifica a due lunghezze proprio dai verdazzurri.
“Parto dal presupposto che ogni partita ha una storia, una costruzione. Non possiamo sottovalutare o sopravvalutare nessuna gara. Il campionato di Promozione negli anni ci ha insegnato che l’unico giudice è il campo – ha aggiunto Gabrielli – quindi affronteremo la partita di domenica prossima con la consueta mentalità: corsa, grinta, testa bassa e pedalare. Solamente così potremo portare risultati positivi alla gente e ai tifosi, che davvero meritano tutto il nostro impegno e meritano di avere una squadra che li renda orgogliosi di essere di Cerveteri. Sono consapevole di allenare dei ragazzi che sono capaci di rendere felici i nostri tifosi, è nelle loro corde, sia da un punto di vista atletico che umano”.
Sempre sul sostegno della gente il Mister conclude: “Vivo a Cerveteri e quotidianamente incontro i nostri tifosi che mi esprimono sostegno e apprezzamento per il lavoro che tutta la squadra sta facendo. Siamo un grande collettivo e sinceramente, se non avessi uno staff e una squadra con questi ideali, probabilmente non avremmo potuto far nulla di bello. Una delle cose che maggiormente ha emozionato me e i ragazzi in questo avvio di campionato è la presenza anche in trasferta dei tifosi, con il gruppo storico che oltre che con la loro presenza e incitamenti, nell’ultima partita fuori casa hanno esposto anche striscioni dedicati a noi. Un grande segno di vicinanza e appartenenza alla squadra che ci inorgoglisce davvero tanto”