I ragazzi della Corrado Melone incontrano il Procuratore Capo dottor Gianfranco Amendola • Terzo Binario News

rocuratore (56)Ieri mattina, presso l’aula consiliare del Comune di Ladispoli, alcune classi della scuola “Corrado Melone” (fra cui la mia) hanno partecipato ad un incontro organizzato dal comitato Unicef di Civitavecchia, in occasione della 25^ ricorrenza della convenzione ONU.

Ad attenderci erano Pina Tarantino, Responsabile del Comitato UNICEF Litorale Roma – Nord, il nostro Sindaco, dottor Enzo Paliotta, l’assessore alla scuola, il dottor Roberto Ussia ed il nostro gradito ospite, il Procuratore Capo della Repubblica Italiana, sezione di Civitavecchia, il dottor Gianfranco Amendola. In sala erano anche vari giornalisti, il Comandante della stazione dei Carabinieri di Ladispoli maresciallo Roberto Izzo ed il Comandante della Polizia Municipale dottor Sergio Blasi.

Gianfranco Amendola stato europarlamentare, autore del best seller “In nome del popolo inquinato”, fa parte della commissione antimafia ed attualmente è il capo dei giudici di Civitavecchia. Come molte personalità di spicco, anche lui è un testimone dell’UNICEF ed ha voluto onorare con noi la ricorrenza del 20 novembre, giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, parlandoci del diritto di vivere e di difendere l’ambiente.

Dopo la presentazione degli ospiti ed i ringraziamenti per la loro presenza fatta dal Preside, ha preso la parola Pina Tarantino che ci ha illustrato gli obiettivi dell’UNICEF: la protezione e il diritto alla vita di tutti i bambini del mondo. Ha poi aggiunto che oggi ci sono ancora molte discriminazioni nel mondo, soprattutto ove non c’è sviluppo e, purtroppo, regna ancora molta povertà e scarsa scolarizzazione.

Gianfranco Amendola  2Ma nel nostro Paese un altro pericolo sta affacciandosi: l’inquinamento.

La Terra ospita la vita, per questo motivo è importante non danneggiarla. Siano noi cittadini, nel nostro piccolo, che dobbiamo aiutare a risolvere questo problema. Come? Semplice! Incominciamo con il non creare rifiuti (è il primo più importante passo) o a riutilizzare ciò sembra non più utile e solo come ultimo passo gettiamo i rifiuti, ma negli appositi contenitori, in modo che possano essere riutilizzati o riciclati. Non gettiamo mai i nostri rifiuti per le strade, le nostre strade, e richiamiamo chi “distrattamente” lo fa perché è il nostro ambiente, che sta sporcando; è la nostra aria, quella che respiriamo tutti i giorni, che sta rendendo irrespirabile; è la nostra acqua, quella che beviamo, con cui ci laviamo, quella che è una risorsa per il nostro pianeta che sta distruggendo, impedendo a noi ed ai nostri futuri figli di vivere. Se non contribuiamo a salvaguardare l’ambiente ed a denunciare chi inquina, siamo noi stessi che mettiamo in pericolo la nostra salute e quella degli altri, siamo noi a minacciare l’esistenza stessa di animali e piante, insomma siamo noi a minacciare la vita con il nostro disinteresse! Un’adeguata tutela dell’ambiente è indispensabile per il benessere umano, compreso il diritto alla vita ed ogni persona ha il diritto di vivere in un ambiente sano, in modo tale da tutelare la sua salute e il suo benessere nell’interesse delle generazioni presenti e future. Poiché comunque produciamo rifiuti, la raccolta differenziata è un esempio di rispetto dell’ambiente e di chi verrà dopo di noi perché quelli che sono nostri rifiuti, diventeranno nuove risorse.
Dopo questa introduzione, il Procuratore Amendola ci ha quindi parlato di come l’Italia cerchi di difendere l’ambiente con le sue Leggi (che lui stesso ha contribuito a far emanare) e che fa applicare con le sentenze del tribunale.

rocuratore (10)Uno dei diritti fondamentali è quello di vivere liberamente senza guerra, discriminazione, razzismo … Senza questi problemi vivremmo certamente in un ambiente migliore. Ha cominciato quindi spiegando gli articoli 38, 9 e 41 della nostra Costituzione, facendoci notare che non parlano esattamente di “ambiente”, perché quando la Costituzione Italiana è entrata in vigore nel 1948 non c’erano ancora problemi ambientali. Oggi però c’è una forte necessità di salvaguardare, tutelare e migliorare lo stato dell’ambiente e di assicurare uno sviluppo sostenibile e senza rischi per l’uomo.

Dovendo punire chi inquinava le acque, ma non esistendo ancora una Legge specifica, le prime sentenze si rifecero ad una Legge che vietava la pesca di frodo, cioè non regolamentata, di chi uccideva i pesci senza alcuna distinzione (ad esempio con le bombe fatte esplodere in acqua) e dato che le sostanze inquinanti uccidevano tutte le forme viventi in acqua senza distinzioni, riuscì a punire i primi malfattori che distruggevano il nostro ambiente. In seguito sono arrivate delle Leggi specifiche che sono uguali a quelle di tutto il resto dell’Europa.

Per il controllo della salvaguardia del territorio esiste un ente (l’ARPA) che con appositi strumenti misura il grado di bontà dell’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo ed il dottor Amendola ha suggerito al preside di portarci a vedere da vicino queste strumentazioni per comprendere se e quanto preoccuparsi.

Soffermandosi poi sull’inquinamento acustico, Amendola ha sottolineato che è un problema che interessa soprattutto i giovani perché noi ascoltiamo spesso la musica ad alto volume e oltre che a provocare danni all’udito disturbano le persone che ci stanno accanto. Ha ricordato una famosa sentenza di tanti anni fa che condannò i contadini che un tempo tornavano dalle campagne, dopo il loro duro lavoro, cantando per le strade del loro paese. Oggi ci sono molti casi di condanne di proprietari che hanno degli impianti di allarme che non smettono mai di suonare (la Legge prevede che si fermino dopo 3 minuti) ed ha ricordato una sentenza che ha invece assolto un signore che, per far smettere un allarme di un’auto che non si fermava, non riuscendo più a resistere per il rumore incessante (ed anche pericoloso per la sua salute) la forzò per farla smettere. Ovviamente questo non è un esempio da ripetere! Invece ci ha suggerito di scaricarci una app che permette ai nostri smartphone di diventare dei misuratori di livello di rumore permettendoci di capire se viviamo in un ambiente troppo rumoroso e quindi pericoloso per la nostra salute.

Per gli scarichi fognari nostri e delle industrie, ci ha detto che vengono fatti dei controlli e multati tutti quelli che non rispettano le Leggi. Se un cittadino sporca l’ambiente può essere punito con ammende o anche con l’arresto e deve comunque ripulire tutto a sue spese. Se non si sa chi sia stato a inquinare l’ambiente, è compito del Sindaco procedere a ripulirlo e rendere salubre la zona, ovviamente questo il Sindaco lo fa, ma lo fa con i nostri soldi, per cui chi inquina fa sì che i nostri soldi siano usati per ripulire il territorio invece di migliorare strade e scuole. Come cittadini noi possiamo impegnarci ad essere attenti; ad esempio, se vediamo una persona in macchina che getta rifiuti dal finestrino dobbiamo segnalare la targa alla polizia che farà i controlli e multerà la persona che, in futuro, si guarderà bene dal farlo ancora e noi risparmieremo i soldi che il Sindaco dovrebbe invece usare per pulire le strade.
Esiste anche un altro tipo di inquinamento, quello delle onde elettromagnetiche dei telefonini, dei WIFI, della TV eccetera. Se Radio Vaticana è stata condannata ed ora trasmette via satellite e non più con le onde radio che hanno provocato anche dei morti a Cesano di Roma (nei dintorni delle antenne di trasmissione dei programmi della radio), oggi la scienza non è ancora riuscita a dimostrare l’effettiva pericolosità per la salute delle onde radio a frequenze diverse. Ad esempio in alcune Nazioni i WIFI sono vietati per scelta politica perché forse sono pericolose e nel dubbio sono state vietate, ma poiché non è ancora stata dimostrata la loro pericolosità, in Italia sono ancora permesse. Anche la luce è composta da onde elettromagnetiche, infatti non tutte le onde sono pericolose, ma se sarà dimostrato realmente che ci sono effetti negativi per la salute, la Legge li vieterà anche in Italia.
La cosa più importante che i nostri ospiti ci hanno chiesto di fare, e a cui Amendola tiene tanto, è il pensare sempre con la propria testa! Questo lo dicono sempre anche i nostri professori durante i compiti in classe e le varie attività che svolgiamo; quindi se lo dicono tante persone, è veramente una cosa molto importante!
Quando il nostro Sindaco ha preso la parola, quasi al termine dell’incontro, sottolineando le iniziative che il Comune promuove, in difesa dell’ambiente: la raccolta differenziata in tutta Ladispoli e le “casette dell’acqua del Sindaco” dove l’acqua costa poco, non si inquina per trasportarla e crea uno spreco minore, favorendo il riuso, visto che si riutilizzano le bottiglie di plastica o di vetro. Il dottor Paliotta ci ha spiegato che quando la raccolta differenziata sarà presente in tutta Ladispoli, i rifiuti differenziati verranno trattati per dare loro una nuova vita; ciò farà, in futuro, abbassare di molto il costo delle bollette. Ha concluso il suo discorso dicendo che i piccoli gesti fatti da tutti salvano il mondo. È importante essere responsabili delle nostre azioni e rispettare l’ambiente in cui viviamo.

Questo incontro è stato molto particolare ed interessante perché ci ha fatto ragionare sull’importanza della cura dell’ambiente, della salute e del nostro stesso futuro.
Secondo me è stato un incontro molto significativo perché che mi ha fatto riflettere. Anche se noi ragazzi non possiamo far finire una guerra oppure risolvere la povertà nel mondo, possiamo però con piccoli gesti migliorare i luoghi dove viviamo, come rispettare l’ambiente, non gettare rifiuti per le strade e non sprecare l’acqua.
In questa conferenza è stato sottolineato il diritto alla vita dell’essere umano che noi studenti possiamo contribuire a migliorare con la sensibilizzazione nostra e delle nostre famiglie affinché, quando diverremo grandi, potremo vivere in un mondo migliore perché saremo capaci di interpretare meglio i principi del diritto a vivere bene, fondamentali per una società civile sana e moderna.

Così si è concluso questo interessante incontro. Speriamo che, con il nostro aiuto, potremo salvare l’ambiente, noi ce la metteremo tutta, grazie anche alle parole del Procuratore Capo di Civitavecchia, nostro nuovo amico, il dottor Amendola.

Pubblicato venerdì, 28 Novembre 2014 @ 07:07:20     © RIPRODUZIONE RISERVATA