Gli studenti della Corrado Melone di Ladispoli in visita a Castel Porziano • Terzo Binario News

scritto dalla Classe I H (tempo prolungato)

Il 26 ottobre, le nostre due classi prima a tempo prolungato (la 1H e la 1I), si sono recate in visita a Castel Porziano, una delle tenute del Presidente della Repubblica.

Le motivazioni dell’uscita siano state diverse, ma principalmente è stata quella di farci conoscere nuove cose del passato e per farci scoprire quanto il mondo intorno a noi sia ricco di specie animali e vegetali diverse tra loro che qui hanno trovato riparo e protezione. Come guida abbiamo avuto una guardia forestale, il brigadiere capo Vincenzo Salvini, preparatissimo e chiaro nelle spiegazioni, molto disponibile a rispondere a tutte le nostre domande. La presentazione della tenuta è avvenuta sul pullman, percorrendo lentamente una strada, osservando dai finestrini quanto veniva indicato dalla guida. Per prima cosa abbiamo potuto notare il castello con un ampio agrumeto ornamentale, residenza prima dei Savoia e poi dei Presidenti della Repubblica, più avanti un padiglione chiuso da vetrate lasciava intravedere le carrozze della corte sabauda.
Superato il borgo abbiamo visto i recinti con dei cavalli “carabinieri”, ormai a riposo che, quando erano in “servizio”, erano utilizzati dai Corazzieri. Sono cavalli bellissimi che presentano caratteristiche fuori dal comune.
La tenuta è molto vasta e ricopre una superficie di circa 6000 ettari, perlopiù coperti da boschi. In un ambiente così è addirittura naturale la presenza di animali selvatici come uccelli, mammiferi, soprattutto cinghiali, daini, cervi e in minor numero caprioli.
La guida ci ha spiegato che un tempo erano presenti in questi boschi anche i lupi che furono a suo tempo rimossi perché Castel Porziano era, in realtà, una tenuta per le battute di caccia del re e l’uomo non poteva competere con i lupi … abbiamo così capito perché questo immenso territorio non ospita più questa specie animale. Continuando lungo il percorso, abbiamo visto uno dei più antichi fontanili della tenuta, che porta ancora lo stemma della famiglia nobiliare che lo fece costruire: lo scopo era quello di far abbeverare gli animali presenti . Oggi i fontanili costituiscono l’habitat preferito per le alghe e le piante acquatiche che convivono con vari anfibi come le rane e numerose specie di insetti … soprattutto zanzare. Una volta che ci siamo inoltrati per un bel tratto nel bosco, siamo scesi dal pullman e ci siamo ritrovati in una radura che ospitava i resti archeologici di un’antica villa romana, forse appartenente all’imperatore Commodo. È mantenuta molto bene, i muri perimetrali sono ancora visibili, mentre i tetti sono crollati. Poco distante da questa “domus”, usata dall’imperatore prevalentemente per la villeggiatura, vista la vicinanza al mare, abbiamo ammirato i resti di un impianto termale di epoca romana; si distinguono bene i tre diversi ambienti: “calidarium”, dove era presente una piscina di acqua calda, il “tepidarium” una stanza a temperatura ambiente e infine il “frigidarium” che conteneva acqua fredda. Qual’era lo scopo? I Romani credevano che il passaggio da temperature alte a quelle basse aiutasse a rafforzare il fisico e la psiche. Vicino a questi resti si trova una stazione meteorologica dove abbiamo assistito alla spiegazione dei diversi strumenti che servono a monitorare, oltre agli elementi del clima, anche la qualità dell’aria.
Riprendendo la passeggiata per il bosco, ci siamo soffermati in particolare su alcune specie di alberi, come per esempio la quercia da cui si ricava il sughero, ma erano presenti anche tante altre specie come la roverella, il pino marittimo, la farnia, il cerro, l’olmo, l’acero, il melo selvatico e tanti arbusti tipici della macchia mediterranea come l’alloro, il biancospino, il corbezzolo, il lentisco, la ginestra, il mirto e il prugnolo.
Risaliti sul pullman, ci siamo diretti verso la stazione di inanellamento dove dei ricercatori, dopo la cattura degli uccelli attraverso delle reti leggerissime, che non feriscono gli animali, gli mettono un anellino di metallo con un codice, catalogando così gli esemplari al fine di studiare le loro migrazioni. Le specie che si possono trovare sono numerose: l’allocco, la pavoncella, il picchio verde, l’upupa, la rondine, la tortora, il pettirosso e il verdone, che è stato usato per farci una dimostrazione dell’inanellamento. Naturalmente terminata l’operazione di inanellamento gli uccelli vengono di nuovo lasciati liberi.
Successivamente ci siamo diretti verso il tratto costiero di “Capocotta” dove, durante una breve sosta, abbiamo visitato la villa della principessa Iolanda Margherita di Savoia (1901-1986) figlia primogenita del re d’Italia Vittorio Emanuele III: l’interno ora è adibito a museo dove è possibile vedere dei filmati sulla storia della tenuta e sul suo delicato ecosistema.
Terminata la visita alla villa ci siamo di nuovo inoltrati nel bosco attraverso un sentiero: all’improvviso ecco la vista di un albero enorme che secondo gli esperti dovrebbe avere 700 anni! Ma la particolarità è la forma, infatti è cresciuto piegandosi alla forza del vento proveniente dal mare, quindi si è sviluppato orizzontalmente e le sue radici, molto profonde e intricate, sono ancorate ai resti di un’antica costruzione romana. Per le grandi dimensioni l’albero viene chiamato “il leccione”.
Concludendo possiamo dire che l’uscita ci ha soddisfatto pienamente. Abbiamo avuto l’occasione di cogliere la bellezza del bosco, dove c’era il massimo silenzio, interrotto soltanto dal cinguettio degli uccelli che ci ha accompagnato per tutto l’itinerario. Siamo stati liberi di chiacchierare e di scherzare tra di noi, tutto questo alternato ai momenti di attenzione in cui ascoltavamo volentieri e con interesse la nostra guida. Ci siamo divertiti moltissimo soprattutto quando abbiamo pranzato nell’area pic-nic, dove abbiamo potuto anche giocare a pallone.
Insomma, ci è piaciuto apprendere in modo diverso, facendo esperienza diretta di quanto studiamo sui libri, e questo è quello che ci piace della “Melone”!

Pubblicato sabato, 4 Novembre 2017 @ 16:29:39     © RIPRODUZIONE RISERVATA