“Avete mai provato a recitare? Al di fuori del lavoro, di corsi specializzati, con i vostri amici, con i compagni? A noi è capitato. Eravamo in seconda media, quando abbiamo iniziato questo viaggio insieme alla nostra professoressa di Lettere Rosanna Gambino. Prendevamo tutto in modo superficiale, come se fosse un gioco. Invece ora siamo cambiati, cresciuti, maturati, ora sappiamo e comprendiamo.
Vi starete chiedendo di che cosa stiamo parlando. Ebbene, stiamo raccontando di un progetto in collaborazione con un’associazione, che la maggior parte di voi conoscerà sicuramente: Actionaid. Questa è un’organizzazione internazionale indipendente, impegnata nella lotta sul rispetto dei diritti umani, che agisce sulle popolazioni e le comunità più emarginate attraverso programmi di sviluppo a lungo termine in Asia, Africa e America Latina. Nei Paesi più ricchi mobilita i cittadini e coinvolge direttamente imprese e istituzioni. Si occupa anche di combattere la violenza sulle donne, ed è stato proprio questo l’argomento che abbiamo deciso di rappresentare attraverso lo spettacolo teatrale.
Questo ha lo scopo di dar voce alla mancanza di diritti da parte delle donne afghane e di tutte le donne del mondo che non possono sognare, che non possono sorridere, che non possono ”rischiare se non la morte”, che non possono vivere. Fin dall’inizio sono venuti a parlarci degli esperti esterni di questa associazione: Massimo Castellano, Carlo Benincasa, Desirèe Pietropinto. Loro ci hanno messo al corrente della loro storia e del motivo per cui hanno deciso di fare parte di questa organizzazione. Noi abbiamo accettato con entusiasmo questo progetto, mettendoci subito in gioco e al lavoro, consegnando i compiti entro le scadenze date, ricevendo una formazione a trecentosessanta gradi. Le professoresse, Jessica D’Aurea, Laura Canestrari e Rosella Prochilo, ci hanno aiutato molto, ma abbiamo raggiunto l’obiettivo con le nostre forze, rimanendo uniti anche nei momenti più critici e, credeteci, ce ne sono stati, addizionati poi a l’ansia da palcoscenico e agli sbagli dovuti alla timidezza! Abbiamo imparato a collaborare, a rispettare gli impegni presi, ad avere consapevolezza di ciò che stavamo interpretando e ci siamo sentiti grandi, orgogliosi di contribuire a una causa così importante. Ci siamo riuniti in una officina teatrale dove abbiamo costruito pezzo per pezzo lo spettacolo teatrale, dividendoci in gruppo, ciascuno dei quali si è occupato di recitazione, scenografia e regia. Ci hanno proposto di scrivere dei copioni, e ci siamo scoperti abili sceneggiatori, poi ci hanno proposto di recitare e anche lì abbiamo superato noi stessi. C’è stato il rischio che questo progetto non arrivasse mai alla conclusione, ma poi abbiamo scoperto la passione per la recitazione e ci siamo impegnati, a volte ridendo e scherzando, anche con l’aiuto e consigli di attori e tecnici professionisti, come Gabriele Abis che ha collaborato alla regia, imparando un copione piuttosto lungo.
Questo progetto è diventato di dimensioni talmente grandi che anche Rai Gulp ci ha voluto regalare un intervista. Adesso siamo qui, in attesa del prossimo sabato 11 Marzo, giorno dello spettacolo presso la sala polifunzionale di vie de Begnac, a provare e riprovare scene dopo scene. Ci sarà moltissima gente che ci osserverà. Tutto ora dipende da noi, dalla nostra memoria e dalla nostra capacità di rimanere calmi. Ma noi siamo sicuri di quello che facciamo, credendo l’uno nell’altro, con la speranza che anche altre classi possano usufruire di una simile opportunità di crescita, permettendo a tutti di apprendere e conoscere i veri simboli dei diritti umani, rispettare le persone per quello che sono, imparare attraverso il teatro: noi siamo Actionaid”.
Ilenia Liguori, Arianna Micu e Daniela Rispoli 3A