Il reparto di nefrologia e dialisi dell’ospedale San Paolo rischia un serio ridimensionamento con pesanti ripercussioni sul follow up dei trapiantati di rene, le attività chirurgiche, quelle ecografiche e di ambulatorio. A lanciare l’allarme è il sindaco Antonio Cozzolino che lancia nuove accuse nei confronti del Governatore del Lazio Nicola Zingaretti, ed annuncia battaglia contro il nuovo atto aziendale della Asl che secondo il primo cittadino contiene dei tagli al distretto sanitario più povero del Lazio. “E’ un Robin Hood al contrario: toglie risorse al già povero San Paolo per ridistribuirle alla sanità privata” afferma il primo cittadino che parla di un vero e proprio scippo. “Da qualche parte in Regione si è deciso che a Civitavecchia basta qualche posto di Dialisi e null’altro: i pazienti che avranno bisogno di assistenza medica specialistica dovranno così rivolgersi a Roma, per confezionare un accesso vascolare o sottoporsi ad una biopsia o ad una ecografia renale specialistica”. La sanità torna teatro di scontro tra il M5S e Zingaretti dopo le forti polemiche del 2014 per la decisione della chiusura dell’UOC di Chirurgia Vascolare, e del centro Trasfusionale che è diventato un’articolazione funzionale del San Filippo Neri. “E’ aperto teoricamente per 12 ore al giorno (mentre spesso lo è in realtà solo al mattino), non ha un suo primario ma dipende funzionalmente dal San Filippo Neri, che vi destina pochissimi tecnici (e per questo la struttura subisce frequenti chiusure anche durante l’orario diurno). Il colmo – afferma ironicamente Cozzolino – è che lo stesso Zingaretti a breve sarà in città ad inaugurare il reparto che ha ristrutturato dopo averlo di fatto chiuso, in barba a quanto previsto dalla Conferenza Stato-Regioni tra i requisiti essenziali di un Dea di I livello”. Cozzolino ricorda inoltre che il reparto di Chirurgia Vascolare è rimasto aperto solo grazie all’opposizione di dell’amministrazione, ma senza un primario e un reparto proprio nonostante la ristrutturazione dei locali resa possibile dalla donazione dalla Famiglia Molinari. “Il Governatore Zingaretti ha infatti lasciato aperta l’Unità Operativa ma come Semplice Dipartimentale, depotenziata al punto da poter ad oggi contare oramai su due soli Chirurghi in organico a tempo indeterminato. Zingaretti – conclude Cozzolino – torna in città ad inaugurare un reparto che Zingaretti ha chiuso: sappia che lo aspettiamo a braccia aperte e che non approveremo mai un atto aziendale che recepisca altri tagli sulla Sanità più povera di tutto il Lazio”.
Pubblicato lunedì, 2 Ottobre 2017 @ 12:11:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA