La Guardia di Finanza di Civitavecchia trova una pianta di marijuana nel giardino di casa sua e la Questura di Roma gli revoca la nomina a Guardia Particolare Giurata e il porto d’armi.
L’uomo, civitavecchiese, dopo la notifica del provvedimento, ha deciso di presentare ricorso al Tar del Lazio. La sospensione del porto d’armi ha infatti portato al suo licenziamento da una società controllata di AdR che si occupa di sicurezza. Il tribunale amministrativo del Lazio gli dà ragione.
“Il ricorso deve essere accolto in quanto fondato – scrivono i giudici – tenuto conto dell’infondatezza della notizia di reato che è stata alla base del ritenuto venir meno dei requisiti di affidabilità e buona condotta”.
“La comunicazione della notizia di reato, infatti, – continua la sentenza del Tar – è stata effettuata dalla Guardia di finanza sulla base del rinvenimento di un’unica pianta di marijuana presso l’abitazione del ricorrente. Come evidenziato dal Pubblico Ministero, la coltivazione domestica di un’unica pianta di marijuana non è idonea a ledere l’interesse tutelato dalla norma incriminatrice, ed è quindi priva di offensività, come ritenuto dalla Corte di Cassazione con orientamento costante”.
Sulla base di queste considerazione la procura ha chiesto l’archiviazione della notizia di reato per infondatezza facendo così venir meno i presupposti per il provvedimento impugnato.
Per questi motivi il ricorso è stato accolto ed è stato annullato il provvedimento impugnato.